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ARDUINO CO LASAN TI
samente incrociate sul petto, con i nervi e i muscoli stirati in uno strazio atroce, gli occhi
sbarrati e l’anima stretta fra la pazzia e il martirio dinanzi alle immagini del senso traviato;
ecco la Madonna non più simbolo di castità materiale, ma della santa verginità dell’anima,
ecco ancora Maria, ' Stella Matutina nella mirabile illuminazione del cielo, stretta al suo
divino Figlio da un amore che è troppo intenso per non sembrare umano e che ci fa ricordare
alcune strofe di Iacopone da Todi, in cui il rapimento mistico confina con la passione erotica;
ecco il dramma del Golgota che si riflette sulle nubi fosche nella Deposizione, la quale, mentre
segnava l’inizio della rivoluzione nello spirito e nella tecnica del Morelli, rappresentava, se
Domenico Morelli: La donna dal ventaglio di paglia - Anno 1873
(Proprietà del Duca d’ Eboli)
bene eseguita nel 1868, già il punto massimo, che l’artista raggiunse ancora una volta soltanto,
tre anni dopo, nel Cristo deriso. Tragica è la scena che si svolge in torno alla salma del
Nazzareno deposto : corrono nella notte profonda brividi di dolore, il dolore che non ha più
lacrime e che tiene tutti impietrati, dinanzi al Cristo fasciato e immobile nella solenne
maestà della morte. Intorno a queste figure palpita la vita, in quanto il Morelli non si
contenta, come fa l’Uhde, di far rivivere il Cristo fra noi, ma. trasporta noi accanto, al Cristo,
nell’ambiente in cui egli si mosse ed operò. Palpita la vita, perchè le sue storie sono drammi
colti nel vero, e il pittore è al tempo stesso un poeta che dà forma propria ad ogni soggetto
che egli tocca, perchè l’artista è anche filosofo e mira a rendere il sensibile e il sopras nsibile,
ARDUINO CO LASAN TI
samente incrociate sul petto, con i nervi e i muscoli stirati in uno strazio atroce, gli occhi
sbarrati e l’anima stretta fra la pazzia e il martirio dinanzi alle immagini del senso traviato;
ecco la Madonna non più simbolo di castità materiale, ma della santa verginità dell’anima,
ecco ancora Maria, ' Stella Matutina nella mirabile illuminazione del cielo, stretta al suo
divino Figlio da un amore che è troppo intenso per non sembrare umano e che ci fa ricordare
alcune strofe di Iacopone da Todi, in cui il rapimento mistico confina con la passione erotica;
ecco il dramma del Golgota che si riflette sulle nubi fosche nella Deposizione, la quale, mentre
segnava l’inizio della rivoluzione nello spirito e nella tecnica del Morelli, rappresentava, se
Domenico Morelli: La donna dal ventaglio di paglia - Anno 1873
(Proprietà del Duca d’ Eboli)
bene eseguita nel 1868, già il punto massimo, che l’artista raggiunse ancora una volta soltanto,
tre anni dopo, nel Cristo deriso. Tragica è la scena che si svolge in torno alla salma del
Nazzareno deposto : corrono nella notte profonda brividi di dolore, il dolore che non ha più
lacrime e che tiene tutti impietrati, dinanzi al Cristo fasciato e immobile nella solenne
maestà della morte. Intorno a queste figure palpita la vita, in quanto il Morelli non si
contenta, come fa l’Uhde, di far rivivere il Cristo fra noi, ma. trasporta noi accanto, al Cristo,
nell’ambiente in cui egli si mosse ed operò. Palpita la vita, perchè le sue storie sono drammi
colti nel vero, e il pittore è al tempo stesso un poeta che dà forma propria ad ogni soggetto
che egli tocca, perchè l’artista è anche filosofo e mira a rendere il sensibile e il sopras nsibile,