MISCELLANEA
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conoscenza personale, cosicché al pregio artistico si
associa anche l’importanza storica.
Galleria d’arte moderna di Milano. — Tale gal-
leria da tanto terppo vagheggiata e sospirata da artisti
e pubblico, è oramai un fatto presso che compiuto, e
sarà inaugurata il 29 maggio.
Da circa un anno e non più, d’ogni dove, afflui-
scono al Castello pitture e sculture del xix secolo, spe-
cialmente lombarde, ma pur anche in buon numero
Il fermaglio di grossa lamina d’oro pesa 74 grammi,
è lungo m. 0.06, alto 0,03.8, erto 0,01.2; consta di
tre pezzi e cioè di due placche ed un uncino, riu-
niti a cerniera. Le placche sono divise in scompartì
rettangolari, quadrati, circolari ed ovali, in parec-
chi dei quali si conservano ancora le granate. Uno
degli scompartì è adorno di due teste di aquila af-
frontate.
La corniola incisa hail diametro maggiore di m. 0,03.5
ed è incastonata in una lamella d’oro battuta, liscia
Bernardino Luini: Ritratto di Massimiliano Sforza - Milano, Museo artistico municipale
di artisti di altre regioni d’Italia. Vengono disposte, a
cura di una commissione di artisti, nella gran sala
della palla ottimamente adattata ed in alcune sale mi-
nori adiacenti.
Fra le pitture primeggieranno specialmente: il Pin-
daro di Giuseppe Sciuti, l’Ofelia del Bertini, opere del
Favretto, del Cremona, del Faruffini, del Pagliano;
Mosè Bianchi trionferà con la Monaca di Monza e con
tutta una serie di marine e di quadri di figure e di
paese. In poco tempo la galleria moderna del castello
di Milano, si presenterà quale una delle più ricche ed
attraenti d’Italia.
Nuovi acquisti dei musei archeologico ed arti»
stico nel castello Sforzesco. — Il primo è entrato in
possesso di un fermaglio barbarico, di due rosette, di
una pietra incastonata e di una corniola incisa, che
erano state rinvenute nella sabbia del letto del Làmbro
nella finanza.
all’esterno ed a granellini all’interno. L’incisione rap-
presenta un cacciatore con l’elmo in capo ed a cavallo,
che combatte con la lancia contro un leone. Lo stile
è greco del periodo ellenistico.
Il museo artistico non rimane indietro alle altre se-
zioni e raccoglie le opere sparse e quasi dimenticate
di qua e di là. Così si è procurato dall’ospedale mag-
giore il deposito di un gruppo di parecchi dipinti an-
tichi, fra i quali primeggiano alcune tele del Moretto,
descritti a suo tempo da Ugo Fleres nel suo studio
su questo pittore bresciano del Cinquecento e pubbli
cato nel IV volume delle Gallerie nazionali italiane.
Non inferiore in pregi, sebbene di epoca un po’ più
tarda e meno felice è una tela del genovese Bernardo
Strozzi e rappresentante Dalila.
L’amministrazione dell’ospedale possiede pure un
ritratto attribuito a Tiziano : ora si provvede alla sua
ripulitura, e se, una volta libero dalle ridipinture, ri-
sulterà davvero opera del grande cadorino, è proba-
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conoscenza personale, cosicché al pregio artistico si
associa anche l’importanza storica.
Galleria d’arte moderna di Milano. — Tale gal-
leria da tanto terppo vagheggiata e sospirata da artisti
e pubblico, è oramai un fatto presso che compiuto, e
sarà inaugurata il 29 maggio.
Da circa un anno e non più, d’ogni dove, afflui-
scono al Castello pitture e sculture del xix secolo, spe-
cialmente lombarde, ma pur anche in buon numero
Il fermaglio di grossa lamina d’oro pesa 74 grammi,
è lungo m. 0.06, alto 0,03.8, erto 0,01.2; consta di
tre pezzi e cioè di due placche ed un uncino, riu-
niti a cerniera. Le placche sono divise in scompartì
rettangolari, quadrati, circolari ed ovali, in parec-
chi dei quali si conservano ancora le granate. Uno
degli scompartì è adorno di due teste di aquila af-
frontate.
La corniola incisa hail diametro maggiore di m. 0,03.5
ed è incastonata in una lamella d’oro battuta, liscia
Bernardino Luini: Ritratto di Massimiliano Sforza - Milano, Museo artistico municipale
di artisti di altre regioni d’Italia. Vengono disposte, a
cura di una commissione di artisti, nella gran sala
della palla ottimamente adattata ed in alcune sale mi-
nori adiacenti.
Fra le pitture primeggieranno specialmente: il Pin-
daro di Giuseppe Sciuti, l’Ofelia del Bertini, opere del
Favretto, del Cremona, del Faruffini, del Pagliano;
Mosè Bianchi trionferà con la Monaca di Monza e con
tutta una serie di marine e di quadri di figure e di
paese. In poco tempo la galleria moderna del castello
di Milano, si presenterà quale una delle più ricche ed
attraenti d’Italia.
Nuovi acquisti dei musei archeologico ed arti»
stico nel castello Sforzesco. — Il primo è entrato in
possesso di un fermaglio barbarico, di due rosette, di
una pietra incastonata e di una corniola incisa, che
erano state rinvenute nella sabbia del letto del Làmbro
nella finanza.
all’esterno ed a granellini all’interno. L’incisione rap-
presenta un cacciatore con l’elmo in capo ed a cavallo,
che combatte con la lancia contro un leone. Lo stile
è greco del periodo ellenistico.
Il museo artistico non rimane indietro alle altre se-
zioni e raccoglie le opere sparse e quasi dimenticate
di qua e di là. Così si è procurato dall’ospedale mag-
giore il deposito di un gruppo di parecchi dipinti an-
tichi, fra i quali primeggiano alcune tele del Moretto,
descritti a suo tempo da Ugo Fleres nel suo studio
su questo pittore bresciano del Cinquecento e pubbli
cato nel IV volume delle Gallerie nazionali italiane.
Non inferiore in pregi, sebbene di epoca un po’ più
tarda e meno felice è una tela del genovese Bernardo
Strozzi e rappresentante Dalila.
L’amministrazione dell’ospedale possiede pure un
ritratto attribuito a Tiziano : ora si provvede alla sua
ripulitura, e se, una volta libero dalle ridipinture, ri-
sulterà davvero opera del grande cadorino, è proba-