L'OPERA DI DOMENICO GAGINI IN SICILIA
153
di un arco. Presso di essa fu
aperta la porta elegantissima
con l’effigie della Madonna del
Soccorso, intorno alla quale lo
stesso cronista non scrive che
queste poche parole : « Questa
porta nell’esteriore è di marmo
bianco ben lavorata » e lascia
uno spazio libero con la spe-
ranza forse di poter aggiun-
gere altre notizie.1
Bisogna, adunque, pensare
che, intorno al 1484, quando
la cappella della Madonna del
Soccorso ebbe le cure devote
ed amorose di una confrater-
nita, sia stata eretta la bellis-
sima porta, la quale dà una
nuova prova dell’eletto gusto
decorativo del Gagini.
* * *
Avendo presenti le varie
parti superstiti della elegante
arca di SanGandolfo in Polizzi2
e le opere innanzi descritte,
non possiamo fare a meno di
ascrivere allo stesso Gagini il
sarcofago del vescovo Giovanni
Montaperto, compiuto nel 1485,
ed esistente in una cappèlla del
duomo di Mazzara, il quale do-
veva far parte di un sontuoso
monumento, scomposto, molto
probabilmente, nel 1654, quan-
do l’architettura del tempio
venne modificata.
Ad esso dovevano appar-
tenere le undici statuette rap-
Palermo, Chiesa di Sant’Agostino. -
(Fotografia Alinari)
_ ___ _ ___„_ Porta laterale
presentanti le Virtù, collocate
sulla facciata occidentale, fra
cui è caratteristica la Prudenza tricipite e con la serpe in mano, come quella di San P'ran-
cesco d’Assisi dianzi indicata.
Il prelato disteso tranquillamente sul letto di morte, col capo poggiato su cuscini ricca-
mente ricamati, porta una mitra tutta gemmata, ed ha le braccia incrociate sul petto, sul
quale spicca una croce alla greca.
Quantunque danneggiata nel viso e nella parte inferiore della persona, la statua conserva
ancora le belle linee ed il sapiente lavoro di modellazione.
1 / Conventi. Mss. della Biblioteca comunale di Pa- 2 Vedi Di Marzo, op. cit., voi. I, pag. 85 e seg.
lermo, voi. II, pag. 15, 20. e tav. IV.
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di un arco. Presso di essa fu
aperta la porta elegantissima
con l’effigie della Madonna del
Soccorso, intorno alla quale lo
stesso cronista non scrive che
queste poche parole : « Questa
porta nell’esteriore è di marmo
bianco ben lavorata » e lascia
uno spazio libero con la spe-
ranza forse di poter aggiun-
gere altre notizie.1
Bisogna, adunque, pensare
che, intorno al 1484, quando
la cappella della Madonna del
Soccorso ebbe le cure devote
ed amorose di una confrater-
nita, sia stata eretta la bellis-
sima porta, la quale dà una
nuova prova dell’eletto gusto
decorativo del Gagini.
* * *
Avendo presenti le varie
parti superstiti della elegante
arca di SanGandolfo in Polizzi2
e le opere innanzi descritte,
non possiamo fare a meno di
ascrivere allo stesso Gagini il
sarcofago del vescovo Giovanni
Montaperto, compiuto nel 1485,
ed esistente in una cappèlla del
duomo di Mazzara, il quale do-
veva far parte di un sontuoso
monumento, scomposto, molto
probabilmente, nel 1654, quan-
do l’architettura del tempio
venne modificata.
Ad esso dovevano appar-
tenere le undici statuette rap-
Palermo, Chiesa di Sant’Agostino. -
(Fotografia Alinari)
_ ___ _ ___„_ Porta laterale
presentanti le Virtù, collocate
sulla facciata occidentale, fra
cui è caratteristica la Prudenza tricipite e con la serpe in mano, come quella di San P'ran-
cesco d’Assisi dianzi indicata.
Il prelato disteso tranquillamente sul letto di morte, col capo poggiato su cuscini ricca-
mente ricamati, porta una mitra tutta gemmata, ed ha le braccia incrociate sul petto, sul
quale spicca una croce alla greca.
Quantunque danneggiata nel viso e nella parte inferiore della persona, la statua conserva
ancora le belle linee ed il sapiente lavoro di modellazione.
1 / Conventi. Mss. della Biblioteca comunale di Pa- 2 Vedi Di Marzo, op. cit., voi. I, pag. 85 e seg.
lermo, voi. II, pag. 15, 20. e tav. IV.