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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 2
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0223

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MISCELLANEA

203

latina, con tre navi, di stile monastico, con impronta
gotica e parca d’intagli nelle decorazioni. Un lavoro
di raffronto delle suindicate chiesa e abbazia con
quelle di Fossanova, dimostrò inoltre l’affinità di con-
cetto nei due monumenti progettati da architetti cister-
censi i quali modellavano costantemente le loro abbazie
sopra un medesimo tipo, scegliendo a preferenza valli,
luoghi solitari ed incolti, in prossimità di acque correnti.

L’abbazia di Fossanova fu eretta nel 1208, quella
di Santa Maria della Vittoria nel 1274; la prima, di

ha riscontro negli Abruzzi con le abbazie della scuola
di Fossanova, i primi sono improntati però a tradizioni
locali le quali producono una scultura ed un’architettura
propria di fisionomia ed originale di forma.

Un ricordo solo di architettura della scuola di Fos-
sanova è in una porta 1 della chiesa di Santa Maria
della Vittoria in Scurcola (vedi pag. 202), ricostruita
con i materiali tolti alla vecchia abbazia della Vittoria,
di un disegno del tutto francese del xiv secolo, non
avente relazione alcuna con l’architettura della chiesa




Pianta della chiesa abbaziale di Santa Maria della Vittoria presso Scurcola

puro stile abbaziale, formò il prototipo delle abbazie
costrutte in Italia, sul quale si modellarono in se-
guito le altre abbazie cistercensi, come a dire quelle
di Casamari e di Santa Maria della Vittoria, risen-
tendo però quest’liltima l’influsso del tempo e del-
l’ambiente in cui fu costruita, e che la contradistinsero
per un’ impronta affatto locale di decorazione archi-
tettonica.

L’architettura di questo monumento infatti è un
innesto di quella dei principi angioini di Napoli e del-
l’altra delle abbazie cistercensi. L’architettura di alcuni
monumenti napoletani, costrutti da Carlo I e II d’Angiò,

ove fu collocata. Indubbiamente detta porta fu ivi
portata dall’antica abbazia, come pure una Vergine
col Figlio in trono2 (vedi pag. 204), che si venera nella
chiesa di Santa Maria della Vittoria in Scurcola, statua
che ricorda una Vergine col Figlio in trono in mezzo
a figure diverse, nel duomo di Gurh (Carinzia).

Un’impronta invece affatto locale di decorazione è

1 Documento non sufficiente a dimostrare, come si vedrà in se-
goito, 1’ influenza della scuola francese-borgognona.

2 Santo simulacro fatto venire di Palestina (?) da San Luigi re di
Francia e fratello di Carlo d’Angiò.
 
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