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MISCELLANEA
1 Hanno alquanto relazione con quelli della chiesa di San FIn-
viano in Montefiascone.
I capitelli di stile gotico furono vari di forme ; quelli che deco-
rarono il [gruppo di colonne nei pilastri polistili risultarono di due
piani di foglie che a mo’ di grossi caulicoli sporgessero con finale
grosso o rotondo o con un fiore o con una testa bizzarramente com-
binata, non usata però quest'ultima al di là del xm secolo. Di ca-
pitelli a due piani di foglie, mostranti in avanti le estremità, se
ne vedono specialmente a Fossanova, a Casamari, a San Galgano
ove l’influsso della scuola borgognona è chiaramente palese ; ma
allorquando il genio italiano tenne a bada l'imitazione, nuova luce
di rara bellezza rifulse in quelle composizioni assurte ad espres-
sione schiettamente nazionale.
1 Si legga a tal riguardo: L. Fiocca: E. Enlart, Les origines
francaises de Varchiteclure gothique en Italie, in Rivista abruzzese,
fascicolo XI, anno 1901.
2 Vedi E. Enlart, op. cit., pag. 197.
nei capitelli del portale,1 le cui foglie sono ben lungi
dal rammentare quelle della porta di Scurcola e delle
di Santa Lucia in Magliano dei Marsi, costruita altresì
coi materiali tolti dall’antica abbazia della Vittoria. La
porta suddetta e la sovrastante rosa, indubbiamente
fecero parte dell’abbazia cistercense.
Perciò l’opinione dell’Enlart1 sull’influenza fran-
cese nell’architettura italiana dei cistercensi si deve,
in questo caso, accogliere con un certo riserbo, sol
considerando che il materiale artistico rinvenuto nei
recenti scavi della chiesa di Santa Maria della Vittoria
palesa nel monumento una decorazione architettonica
del tutto locale.
Da quanto si è venuto dicendo ne consegue che la
chiesa di Santa Maria della Vittoria, in quanto alla
disposizione generale è un fac simile di quelle di Fos-
sanova e di Casamari, in quanto alla decorazione
architettonica è un innesto delle chiese napoletane,
pugliesi ed abruzzesi e di quelle della scuola di Fos-
sanova. Di guisa che nei disegni di ricostruzione di
questo monumento si sono tenute presenti le suindi-
cate considerazioni, ponendo inoltre il campanile sul
Nervatura di arco
dinanzi della facciata, posizione indicata da un’avan-
zata platea di fabbrica esistente a destra della mede-
sima, a somiglianza cioè delle chiese di San Martino
e di Lucerà. 2
Un primo esempio, a dir vero, di campanile posto
sul fronte di chiese cistercensi, ci vien dato dalla chiesa
di San Martino presso Viterbo che tuttavia conserva
La Vergine col Bambino - Scultura del sec. xiv
Scurcola, Chiesa di Santa Maria della Vittoria
abbazie di Fossanova-Casamari, come pure un’im-
pronta locale di decorazione è nella porta della chiesa
MISCELLANEA
1 Hanno alquanto relazione con quelli della chiesa di San FIn-
viano in Montefiascone.
I capitelli di stile gotico furono vari di forme ; quelli che deco-
rarono il [gruppo di colonne nei pilastri polistili risultarono di due
piani di foglie che a mo’ di grossi caulicoli sporgessero con finale
grosso o rotondo o con un fiore o con una testa bizzarramente com-
binata, non usata però quest'ultima al di là del xm secolo. Di ca-
pitelli a due piani di foglie, mostranti in avanti le estremità, se
ne vedono specialmente a Fossanova, a Casamari, a San Galgano
ove l’influsso della scuola borgognona è chiaramente palese ; ma
allorquando il genio italiano tenne a bada l'imitazione, nuova luce
di rara bellezza rifulse in quelle composizioni assurte ad espres-
sione schiettamente nazionale.
1 Si legga a tal riguardo: L. Fiocca: E. Enlart, Les origines
francaises de Varchiteclure gothique en Italie, in Rivista abruzzese,
fascicolo XI, anno 1901.
2 Vedi E. Enlart, op. cit., pag. 197.
nei capitelli del portale,1 le cui foglie sono ben lungi
dal rammentare quelle della porta di Scurcola e delle
di Santa Lucia in Magliano dei Marsi, costruita altresì
coi materiali tolti dall’antica abbazia della Vittoria. La
porta suddetta e la sovrastante rosa, indubbiamente
fecero parte dell’abbazia cistercense.
Perciò l’opinione dell’Enlart1 sull’influenza fran-
cese nell’architettura italiana dei cistercensi si deve,
in questo caso, accogliere con un certo riserbo, sol
considerando che il materiale artistico rinvenuto nei
recenti scavi della chiesa di Santa Maria della Vittoria
palesa nel monumento una decorazione architettonica
del tutto locale.
Da quanto si è venuto dicendo ne consegue che la
chiesa di Santa Maria della Vittoria, in quanto alla
disposizione generale è un fac simile di quelle di Fos-
sanova e di Casamari, in quanto alla decorazione
architettonica è un innesto delle chiese napoletane,
pugliesi ed abruzzesi e di quelle della scuola di Fos-
sanova. Di guisa che nei disegni di ricostruzione di
questo monumento si sono tenute presenti le suindi-
cate considerazioni, ponendo inoltre il campanile sul
Nervatura di arco
dinanzi della facciata, posizione indicata da un’avan-
zata platea di fabbrica esistente a destra della mede-
sima, a somiglianza cioè delle chiese di San Martino
e di Lucerà. 2
Un primo esempio, a dir vero, di campanile posto
sul fronte di chiese cistercensi, ci vien dato dalla chiesa
di San Martino presso Viterbo che tuttavia conserva
La Vergine col Bambino - Scultura del sec. xiv
Scurcola, Chiesa di Santa Maria della Vittoria
abbazie di Fossanova-Casamari, come pure un’im-
pronta locale di decorazione è nella porta della chiesa