Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

DOI issue:
Fasc. 3
DOI article:
Toesca, Pietro: Ricordi di un viaggio in Italia
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0269

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
RICORDI DI UN VIAGGIO IN ITALIA

245

La tavoletta di Palazzo Pitti si
accosta assai più alla maniera del pit-
tore della tela di Cortona : la lumino-
sità vi è riprodotta nella stessa guisa ;
il segno largo delle forme, 1’ epider-
mide così studiata, persino certe curve
che solcano il collo del santo, si ritro-
vano nelle figure degli apostoli, nel
disegno della Galleria Nazionale ; in-
fine, anche vi si rivede l’espressione
estatica degli occhi e la mossa del
capo che don Bartolomeo della Gatta
tante volte ritrasse.

Tale, dalle tavole della Pinacoteca
di Arezzo, a traverso il contatto con
l’arte giovanile di Luca Signorelli,
sotto il fascino dei capolavori di Piero
della Francesca, si svolse l’operosità
di don Bartolomeo della .Gatta sino
alle ultime opere nelle quali egli con
giunse in una felice originalità l’arte
dei maggiori maestri della sua bella
regione.

Insieme alla mirabile tavola del
Pollaiolo ove l’angelo appare con Tobia
passando lestamente, avvolto nelle
sue vesti di velluto, dinnanzi ad una
sconfinata campagna, un altro piccolo
quadro reca nella Pinacoteca di To-
rino il più puro soffio dell’arte toscana
del Quattrocento. Vi si vedono nel
fondo le mura turrite di una città:

Firenze, di certo. Ecco l’alta torre della
Signoria, col suo pennone; la massa
cubica di Orsammichele si eleva a si-
nistra, ove la cattedrale rimane tolta
allo sguardo; nel mezzo, il palazzo
di messer Luca Pitti è incompiuto
ancora; come in un mattino sereno,
il sole avviva gli spigoli delle torri
delle chiese e i merli delle mura, una
brezza sembra scendere dal poggio

erboso e coperto di alberi sovrastante alla città verso il piano ove fa svanire nella luce le
foglie degli alberi che si specchiano entro un corso d’acqua nel quale sguazzano cigni e due gio-
vani si bagnano. Pel viottolo, lungo il fiume, un contadino spinge il suo somiero (fig. 11).

Fra tanta quiete, sul piano dinnanzi, passa un magnifico carro che una svelta fanciulla
precede innalzando l’insegna di un candido ermellino, mentre due leggeri liocorni ansimano
dietro a lei trascinando il carro trionfale, greve di gemme e d’ori, sul quale siede una vergine
recante un ramo d’alloro ed uno scudo coperto di frecce: al carro è incatenato un giovane
ignudo, con le ali spezzate, china la fronte per la vergogna. Una schiera di donzelle segue

Fig. 16 — Antonio Vivarini : Madonna
Città di Castello, Galleria comunale
(Fotografia Alinari)
 
Annotationen