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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 3
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Colasanti, Arduino: Arte contemporanea: la va esposizione internazionale d'arte in Venezia
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https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0310

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284

ARDUINO CO LASAN TI

pensare al sole pallido e freddo del dicembre, mentre tutte le altre parti lasciate in ombra
sono trattate con una tecnica più semplice e meno faticosa. Indizio questo di un sano giudizio
della funzione dell’arte e di tutte le risorse di cui essa si giova, consapevolezza di un sicuro
magistero, che colloca senz’altro i quadri del Morbelli fra le opere più felici dell’esposizione
veneziana.

Se bene nato ad Alessandria, il Morbelli può considerarsi milanese per studi e per la
lunga dimora, ed appartiene a quel gruppo di pittori i quali nell’arte lombarda, guasta in
tutte le maniere, hanno infusa una dignità nuova di concepimento e di esecuzione. Perciò
vicino a lui mi piace ricordare il Bazzaro, che in Festa di sole presenta una potente visione
di colore e di luce, Girolamo Cairati, con quattro quadri dall’intonazione monotona e triste,
ma pieni di nobiltà e di sentimento, e Mosè Bianchi, l’artista forte e gentile, la cui influenza
si fece sentire non pure nella Lombardia, ma si allargò benefica su gran parte d’Italia.

Fra i Veneti primeggiano, come sempre, Ettore Tito, che a torto ha voluto uscire da
quel suo mondo veneziano, così fervido d’intensa vita, per tentare il quadro allegorico,
Alessandro Milesi, il Dall’Oca Bianca, innamorato di ogni cantuccio della sua Verona, e il
Fragiacomo, dolcemente malinconico in Ritorno dalla pesca e in Stagno, sereno in Riposo,
assai efficace in quel suo Mare verdastro che freme, ribolle e schiumeggia, mentre una
barca si avanza rapida, piegata su un fianco dtilla spinta del vento che sembra di sentir
soffiare1 sotto il cielo basso e grigio.

Fin qui abbiamo accennato solo a paesaggi di pittori italiani, ma non sono pochi coloro
i quali hanno tratte le loro ispirazioni dalla vita' degli uomini piuttosto che da quella della

cose. Ecco Giovanni Fattori con i
suoi quadri di soggetto militare,
così ricchi di vita e di movimento,
ecco il Nomellini che attende a ri-
petere se stesso, Francesco Paolo
Michetti con una Processiojie di
fanciulli che nulla aggiunge alla
fama del pittore, ecco il Coromaldi
con una Donna allo specchio dalle
carni biaccose, ma in cui le vesti
dànno l’illusione completa della
realtà, Arturo Noci che seguita a
mantenere le promesse seminate
largamente dal suo ingegno, ecco
finalmente Giuseppe MentesSi, la
cui tempera Ombra a buon diritto
può venir considerata come una
delle opere più personali di tutta
la sezione italiana; dinanzi ad essa
non è soltanto l’occhio che si com-
piace, ma anche il pensiero che
fantastica e il cuore che palpita.

Chiuderò. questa breve rassegna
della pittura alla quinta Esposizione
internazionale di Venezia ricor-
dando alcuni dei ritratti che il Co-
mitato ordinatore volle riuniti in
apposita sala. Ma, mentre è da la-
mentare che solo una piccola parte
Pietro Canonica : Ritratto dì bambina' : '/g dei ritratti inviati all’ Esposizione
 
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