Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

DOI Heft:
Fasc. 3
DOI Artikel:
Miscellanea
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0328

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
302

MISCELLANEA

anteriori al 1457, per esempio, nella tavola probabil-
mente eseguita su commissione di Leonardo Bartolini,
nella tavola dell’Accademia di belle arti rappresentante
la Vergine fra i Santi Francesco d’Assisi, Cosimo, Da-
miano e Antonio da Padova, 1 nella stessa Incorona-
zione della Vergine, in uno dei putti che si vedono
inginocchiati nel primo piano. D’altra parte la prove-
nienza della tavola, la quale venne agli Uffizi dalla guar-
daroba del palazzo Pitti fin dal 1796, non vale di per sè
a giustificare la supposizione dell’Ulmann, e noi, fino a
che non siano addotti argomenti più validi, riterremo
che il dipinto degli Uffizi sopra descritto sia da attri-
buire all'epoca in cui frate Filippo fu in Prato per affre-

Filippo Lippi : Vergine col Figlio
(Particolare del « tondo Bertolini »)
Firenze, Galleria Pitti. (Fotografia Jacquier)

scare il coro della cattedrale, senza pur tuttavia preten-
dere di precisare l’anno, e che la tavola di proprietà
del signor Harnisch sia di poco ad esso anteriore.

*

x *

L’altro quadro, che presto entrerà a far parte delle
Gallerie di Firenze, è opera di Filippino Lippi. Nella

1 La predella, che una volta trovavasi in Santa Croce insieme
con la tavola, fu dipinta da Pesellino, il quale morì addì 29 luglio
del 1457. Dunque la tavola dell’Accademia di Belle Arti è ante-
riore a quell’anno, come del resto dimostrano la sua tecnica e lo
stile.

breve composizione è una mite suggestione di inge-
nuità e di gentilezza. Nella bella figura che si piega
adorando, nel prato fiorito su cui il divino Putto riposa,

Filippo^Lippi : Vergine col Putto e Santi
(Particolare)

Firenze, Accademia di Belle Arti. (Fot. Brogi)

nel fondo luminoso del paese è l’incanto delle cose
giovani e sincere. Ed alla giovinezza del figlio di frate
Filippo deve effettivamente attribuirsi la tavola perve-
 
Annotationen