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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 3
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0333

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MISCELLANEA

305

perchè non si vede quale potrebbe essere la figura
di Bernardino, considerato che il personaggio barbuto
a sinistra è il fratello dell’artista, infine per la distin-
zione che il pittore stesso ha fatto nel secondo verso,

nel quale mette in contrapposizione sè alle persone
raffigurate, dicendo che ad esse ha prolungato la vita
col riprodurre la loro immagine, a sè stesso con l’ese-
guire un’opera d’arte.

È indubbio quindi che il quadro rappresenta non
il pittore con i suoi, ma il fratello, la cognata e i ni-

Nel Museo del Brado a Madrid è esposto, sotto il
nome di Giovanni Antonio da Pordenone, un ritratto
femminile (n. 342) che per una certa rassomiglianza con
la donna del quadro della Borghese è stato recente-

mente attribuito al Licinio e riconosciuto come l’imma-
gine della moglie dell’artista: nel palazzo di Hampton
Court un altro quadro1 (n. 104) — assegnato anch’esso
per lungo tempo al Regillo, di cui porta ancora il nome,
ma restituito dalla critica a Bernardino — rappresenta
una numerosa famiglia come quello della celebre Gai-

Bernardino Licinio: La famiglia del fratello dell’artista - Roma, R. Galleria Borghese

(Fotografia Anderson)

EXPRIMIT HIP FRATREM TOTA CVM GENTS-LYCINV[s]
ET VITAM HIS FORMA PROROGATI ARTf SIBI

B-LYONIf OPVS

Iscrizione e firma nel gruppo di B. Licinio, nella R. Galleria Borghese

poti dell’artista; ed a noi è sembrato tanto più op-
portuno di dover rilevare tale fatto in quanto l’er-
ronea identificazione del quadro della Borghese ha ser-
vito di fondamento ad identificazioni non meno erronee
di altre pitture del Licinio sparse per le Gallerie europee.

leria romana e anch’esso, sulla scorta delle parole
del Morelli relative a quest’ultimo, è accettato oramai
— anche nel catalogo, sebbene con una certa esi-

1 II quadro reca la data del MDXXIIII e fu portato da Man-
tova in Inghilterra nella prima metà del secolo xvn.

L'Arte. VI, 38.
 
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