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A. NÉOUSTROIEFF
dei monti. La contrapposizione dei colori — il mantello azzurro soppannato di verde, che
è gettato sopra al vestito rosso di porpora — è quella stessa che troviamo nel Moretto.
Dei due ritratti d’uomo del Moretto e di Girolamo Romanino dobbiamo dare la pre-
cedenza all’ultimo (fig. 8). Il catalogo ascrive al Tiziano questo magnifico quadro, che è uno
dei gioielli della intera collezione. Ma la semplicità non artefatta della posa e il caratteristico
Fig. 8 — Girolamo Romano, detto Romanino: Ritratto
colore rosso delle carni, e sopratutto la predilezione per i toni cocenti, come la posizione
e il disegno delle mani e l’intera pennelleggiatura, palesano chiaramente il Romanino, così
raro fuor d’Italia.
La posa di dominio, l’energia e la forza di volontà che risplende dagli occhi non troppo
grandi, chiusi, sagaci, qualità che sono pure attestate dalle labbra finamente incurvate e
compresse, dalla mano sinistra chiusa, ci attestano nel rappresentato una severa ed alta
personalità. Il paesaggio aspro di rupi dalla finestra accresce straordinariamente la forza e
la severità della figura. Egli deve essere un gran signore, superbo del suo sapere, del quale
sono testimoni i libri e i fogli sparsi sulla tavola, o un letterato non meno superbo dell’ari-
stocrazia del pensiero e del sapere. La magnifica tecnica del quadro nella meravigliosa sem-
plicità dei mezzi adoperati ci seduce in questa bellissima manifestazione dell’arte del ritratto.
A. NÉOUSTROIEFF
dei monti. La contrapposizione dei colori — il mantello azzurro soppannato di verde, che
è gettato sopra al vestito rosso di porpora — è quella stessa che troviamo nel Moretto.
Dei due ritratti d’uomo del Moretto e di Girolamo Romanino dobbiamo dare la pre-
cedenza all’ultimo (fig. 8). Il catalogo ascrive al Tiziano questo magnifico quadro, che è uno
dei gioielli della intera collezione. Ma la semplicità non artefatta della posa e il caratteristico
Fig. 8 — Girolamo Romano, detto Romanino: Ritratto
colore rosso delle carni, e sopratutto la predilezione per i toni cocenti, come la posizione
e il disegno delle mani e l’intera pennelleggiatura, palesano chiaramente il Romanino, così
raro fuor d’Italia.
La posa di dominio, l’energia e la forza di volontà che risplende dagli occhi non troppo
grandi, chiusi, sagaci, qualità che sono pure attestate dalle labbra finamente incurvate e
compresse, dalla mano sinistra chiusa, ci attestano nel rappresentato una severa ed alta
personalità. Il paesaggio aspro di rupi dalla finestra accresce straordinariamente la forza e
la severità della figura. Egli deve essere un gran signore, superbo del suo sapere, del quale
sono testimoni i libri e i fogli sparsi sulla tavola, o un letterato non meno superbo dell’ari-
stocrazia del pensiero e del sapere. La magnifica tecnica del quadro nella meravigliosa sem-
plicità dei mezzi adoperati ci seduce in questa bellissima manifestazione dell’arte del ritratto.