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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 4
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Néoustroieff, A.: I quadri Italiani nella collezione del duca G. N. von Leuchtenberg di Pietroburgo
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https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0376

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344

A. NÉOUSTRÓIEFF

di bellezza tizianesca, devesi an-
noverare fra le più preziose e
più splendide produzioni dell’arte
veneziana.

Anche Paris Bordone è rap-
presentato da un’opera di primo
ordine (tav. II). La Vergine siede
rivolta per metà a destra, tenendo
nelle mani il Bambino, che si
trastulla col suo velo, e alla sua
sinistra siede Giovanni Battista,
che tiene nella sinistra la croce,
e con la destra la mano del
Bambino.

A destra sta, sopra un antico
seggio di marmo, San Giorgio
in completa armatura ; con la
lancia nella destra poggia il piede
dritto sulla testa del drago uc-
ciso , e si piega devotamente
verso la Vergine, che lo guarda.
Nello sfondo la campagna e un
monumento antico. Il quadro,
dato nel catalogo al Tiziano, fu
giustamente restituito dal Waa-
gen a Paris Bordone. Nella Ma-
donna noi abbiamo lo stesso
modello che l’artista ebbe tanto
spesso avanti ne’ suoi quadri di
Brera. Nel modo di piegare, nella posizione delle figure, come, sopratutto, nell’insieme della
composizione, troviamo molto che ricorda la Madonna di Brera. Il quadro, che una volta
dovette essere splendido, ha purtroppo sofferto in molti punti; la metà destra della faccia
della Vergine, ad esempio, e la testa di San Giorgio sono state ritoccate. Malgrado ciò,
anche oggi questo dipinto dà un intimo piacere per la composizione singolarmente graziosa
e per il suo colorito chiaro, potente, armonioso. La composizione che ci dà il gruppo
centrale, come racchiuso in una stretta cornice dalle due figure dei due santi ai lati, è più
slanciata che non sia di solito in Paris Bordone e manca del difetto che spesso si trova in
lui di mettere le figure nel centro. Il paesaggio semplice, di una tragica oscurità è pieno
di suggestione.

Con un grazioso gesto la Santa Vergine fa inchinare il suo Bambino da parte di San
Giovanni, come se Ella volesse indirizzare la sua futura attività non verso il guerriero armato,
ma verso il pacifico pastore di popoli.

Un altro dei gioielli della collezione è la piccola graziosa figura di Santa Caterina di
Lorenzo Lotto (fig. 16). Con la gentile testa piegata la santa si appoggia alla ruota. La corona
del martirio con un ornamento di perle le cinge la testa, che è circondata dal nimbo. Dietro
a lei si stende un panneggiamento rosso. Il vestito è, secondo la moda veneziana, a ma-
niche larghe raccolte sul petto, in un vestito di colore rosso carmineo ; sotto lo stesso si
scorge la camicia scollata a punte, e sopra le spalle è gettato il mantello grigio chiaro.
Nella sinistra regge un ramo di palma. La firma sulla punta della palma dice : « Laurentius
Lotus 1522 ». Opera del miglior tempo del pittore, il piccolo quadro attrae con la fine grazia
della dolcissima figura, col suo colorito chiaro, trasparente in modo straordinario.
 
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