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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 4
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Bacile di Castiglione, G.: La Rocca Paolina di Perugia
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https://doi.org/10.11588/diglit.24148#0399

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LA ROCCA PAOLINA DI PERUGIA

367

dopo, per deliberazione del Consiglio municipale e per consenso di popolo ne fu decretata
ed iniziata la totale demolizione.

E la superba costruzione di Antonio da Sangallo fu rasa al suolo !

Si pensò da qualcuno, che col distruggere quell’ opera, Perugia perdeva tanta parte
di quel suo aspetto caratteristico dovuto alle orme profonde, che nei suoi monumenti han
lasciato e medioevo e rinascimento? Si pensò che, se non altro, per essere quella un’opera
del Sangallo, doveva considerarsi come uno dei monumenti più insigni della città? Si pensò
che con quella demolizione si veniva a spezzare un anello alla catena del patrimonio artistico
italiano? Non pare: vi era ancora nell’aria troppo fumo di polvere perchè si potesse vedere
tutto ciò.

In verità non si può a meno di deplorare l’inveterata abitudine, che ha il popolo, nei
suoi momenti di collera o d’entusiasmo politico, di addentare i sassi che non può scagliare
e che non hanno proprio nessuna colpa de’ suoi mali.

E così in Perugia addentò e sgretolò la Rocca Paolina senza accorgersi che quella
volta il sasso era un gioiello !

Ing. G. Bacile di Castiglione

Capitano del Genio.
 
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