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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 6.1903

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Fasc. 4
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Miscellanea
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396

MISCELLANEA

Scuola cremonese: L’Adorazione dei pastori
Milano, R. Pinacoteca di Brera

darono che Bonifazio Bembo aveva ornato di pitture
il convento di Santa Maria di Vaiverde o della Co-
lomba, fondato in Cremona da Bianca Maria Visconti,
consorte di Francesco Sforza. Soppresso il convento,
passato l’edificio in proprietà privata, ne seguirono
tali alterazioni che non era più rimasta che una sala
terrena inclusa in un’abitazione privata, la quale una
quarantina d’anni addietro era ancora adorna di pit-
ture nel soffitto e in una delle pareti. Il soffitto molto
pregevole ed interessantissimo acquistato dall’Angio-
lini di Bologna è andato a finire nel Museo di South
Kensinghton a Londra, e l’affresco della parete, che
le antiche guide di Cremona dicevano rappresentasse
1 ' Adorazione dei pastori, venduto, anch’esso scomparve.
Interessandomi di rintracciarlo, mi riesci di sapere
(per gentilezza del signor Biaggi Signorio di Cremona)
che dal signor Restellini, proprietario dello stabile in
via d’adattamento (ora casa n. 5 di via Belvedere), era
stato distaccato dalla parete e venduto ad un pittore
ed antiquario di nome Rocco Bono e da questi ceduto al
signor Sipriot. Sapendo che il signor Sipriot era ri-
tornato a Marsiglia, portando seco tutto quanto gli
rimaneva di quadri ed oggetti antichi, nel giugno
del 1899 gli scrissi e, dopo uno scambio di lettere,

non solo ebbi la certezza che egli possedeva
ancora raffresco, ma ne ottenni pur la fotografia.
Oggi ho la contentezza di rivedere l’originale,
l’affresco stesso; contentezza un po’magra pel
momento, perchè l’affresco appare guasto e ri-
dipinto qua e là ad olio. La ridipintura però potrà
esser tolta. Intanto già da quanto si vede è con-
cesso dedurre che non può essere opera di Bo-
nifazio Bembo, che sappiamo fioriva tra il 1460 e
il 1480, ed invece qui troviamo una maniera dei
primi anni del Cinquecento; anzi le teste ton-
deggianti, le forme squadrate, i tipi assai ori-
ginali, il fare largo, il colorito roseo dorato,
tutto mi fa riconoscere l’Altobello Meloni che
nel primo quarto del secolo xvi dipinse alcuni
degli affreschi della navata centrale del duomo
di Cremona, cosicché il confronto e la dedu-
zione non sono difficili. Sarebbe dunque mi pare
assai desiderabile che quest’affresco venisse li-
berato dalle ridipinture a olio e restaurato.

Incognito cremonese del 1450 all’incirca:
San Pietro apostolo. Sportello o scomparto di
polittico. — Figura intera dinanzi a fondo di nic-
chiaarchitettonica ; cornice intagliata di stile lom-
bardo-veneto della prima metà del Quattrocento.
Nell’elenco della donazione è detto lavoro del
Crivelli ; è difatti pittura di scuola padovana, ma
non del Crivelli, bensì di un artista cremonese,
i cremonesi intorno alla metà del Quattrocento
essendosi fatti seguaci della maniera dello Squar-
cione. Come si vede il signor Sipriot aveva fatto
acquisti a Cremona e nel suo territorio.

Incognito padovano della maniera dello Squar-
cione: Madonna col Bambino, in tabernacolo centi-
nato — La cornice a tabernacolo centinato è dello
stile del Rinascimento toscano, ma pur troppo non è
intagliata con finezza. AH’ incontro assai interessante
è la mezza figura della Madonna con la figura intera
del Bambino, il quale è tutto nudo, non ha che una
collana di corallo al collo e tiene con la destra un
uccellino; è seduto sopra un frammento di fregio clas-
sico ad ovoli e palmette. La Madonna ha veste rossa
e manto turchino, in capo ha il velo che scende sulla
fronte e sopra una stoffa o panno. La ridipintura del
drappo di fondo e del manto della Madonna fa appa-
rire molto più chiara anzi bianchiccia e slavata la tinta
pallida della carnagione e nuoce all’effetto del quadro ;
ma, se lo si osserva bene, si avvertirà che il tipo della
Madonna, che qui è veduta quasi di fronte, è il mede-
simo di quello della Madonna dello Squarcione, che
vedesi nella tavola firmata del Museo di Berlino; l’in-
tonazione della carnagione concorda parimenti ; squar-
cionesco è pure il tipo del Bambino, e così il rosso
crudo ed acceso della piccola collana di corallo, e cosi
infine quel pezzo .di fregio classico. Sarebbe quanto
mai il caso di spogliare e restaurare questa tavola,
 
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