ARTE DECORATJVA
i5
o Vadagnino, xilografo veneziano,
nè con gli altri due xilografi Zuan
Andrea. La confusione fu fatta dal
Bartsch e dal Passavant, e, sebbene
eliminata dall’Ephrussi e dal duca
di Rivoli,1 vien ripetuta ancora, per-
chè non spiegata in manuali ge-
nerali, ma rimasta soltanto in un
articolo di dodici anni or sono, per-
duto fra i tanti d’ attualità della
Gazette des Beaux-Arts.
Senza ripetere ora i vari ragio-
namenti usati dai due insigni stu-
diosi per chiarire la confusione, mi
basti dire che Zuan Andrea, per
incidere tutte le opere attribuitegli
dal Bartsch e dal Passavant, avrebbe
dovuto vivere 114 anni!
Il nostro Zuan Andrea è chia-
mato da Simone Ardizoni : pittore
di Mantova. Egli dunque, se non
nacque a Mantova, ivi ricevette cer-
tamente la sua educazione artistica ;
e nel 1475 era già tenuto in conto
alla Corte dei Gonzaga, tanto da
muovere l’invidia dello stesso An-
drea Mantegna.
Da alcune incisioni rimasteci
appare ad evidenza come nell’imita-
zione mantegnesca egli perdesse
quasi completamente la sua origi-
nalità. E basta dare un’occhiata alle
due stampe riprodotte dal Kristeller
a pagine 350 e 373 dell’ « Andrea
Mantegna », per convincersi del pla-
gio sulle opere del grande maestro.
Passando poi da quelle stampe alle
nostre candeliere si trova una grande
rivoluzione avvenuta nello spirito
di Zuan Andrea, e causata dall’imi-
tazione di Fra Antonio da Monza,
imitazione già indicata dal Kristeller
in altre stampe di Zuan Andrea.2
Le miniature del Pontificale va-
ticano, della collezione Goldschmidt
e dell’Albertina di Vienna,3 quelle
1 Op. cit. 3 A. Venturi, Il Pontificale d’Antonio di Monza
2 Paul Kristeller, Fra Antonio di Monza incisore (L’Arte, I, pag. 154).
(Rassegna d’Arte, 1901, pag. 161).
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o Vadagnino, xilografo veneziano,
nè con gli altri due xilografi Zuan
Andrea. La confusione fu fatta dal
Bartsch e dal Passavant, e, sebbene
eliminata dall’Ephrussi e dal duca
di Rivoli,1 vien ripetuta ancora, per-
chè non spiegata in manuali ge-
nerali, ma rimasta soltanto in un
articolo di dodici anni or sono, per-
duto fra i tanti d’ attualità della
Gazette des Beaux-Arts.
Senza ripetere ora i vari ragio-
namenti usati dai due insigni stu-
diosi per chiarire la confusione, mi
basti dire che Zuan Andrea, per
incidere tutte le opere attribuitegli
dal Bartsch e dal Passavant, avrebbe
dovuto vivere 114 anni!
Il nostro Zuan Andrea è chia-
mato da Simone Ardizoni : pittore
di Mantova. Egli dunque, se non
nacque a Mantova, ivi ricevette cer-
tamente la sua educazione artistica ;
e nel 1475 era già tenuto in conto
alla Corte dei Gonzaga, tanto da
muovere l’invidia dello stesso An-
drea Mantegna.
Da alcune incisioni rimasteci
appare ad evidenza come nell’imita-
zione mantegnesca egli perdesse
quasi completamente la sua origi-
nalità. E basta dare un’occhiata alle
due stampe riprodotte dal Kristeller
a pagine 350 e 373 dell’ « Andrea
Mantegna », per convincersi del pla-
gio sulle opere del grande maestro.
Passando poi da quelle stampe alle
nostre candeliere si trova una grande
rivoluzione avvenuta nello spirito
di Zuan Andrea, e causata dall’imi-
tazione di Fra Antonio da Monza,
imitazione già indicata dal Kristeller
in altre stampe di Zuan Andrea.2
Le miniature del Pontificale va-
ticano, della collezione Goldschmidt
e dell’Albertina di Vienna,3 quelle
1 Op. cit. 3 A. Venturi, Il Pontificale d’Antonio di Monza
2 Paul Kristeller, Fra Antonio di Monza incisore (L’Arte, I, pag. 154).
(Rassegna d’Arte, 1901, pag. 161).