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CORRADO RICCI
Ricci, Di alcuni dipinti di Bernardino da Cotignola
nella Rassegna d’Arte, IV (Milano, 1904), pagg. 49-52.
Qualche notizia sui Zaganelli si trova anche nel libro
di Gaetano Squeri, L’antica casa degli Attendoli
Sforza in Cotignola e gli uomini illustri cotignolesi.
(Ravenna, 1899, pagg. 63-69), ma nell’assegnazione
delle opere ai tre pittori, v’è la solita confusione.
Ripeteremo qui che i Cotignola furono tre: Francesco, suo fratello Bernardino, e Giro-
lamo, di tutt’altra famiglia, ossia dei Marchesi.
Quest’ultimo, che (nato nel 1481 e morto nel 1550) fiorì un poco più tardi, apprese l’arte
dai due Zaganelli e lo dimostrano all’evidenza le prime sue opere; ma poi, recatosi a Bologna,
Fig. 1 — Francesco e Bernardino Zaganelli da Cotignola :
« Madonna delle Rose ». Museo di Vicenza.
fece parte del gruppo romagnolo dei raffaellisti con Innocenzo da Imola e col Bagnacavallo.
I Zaganelli, invece, fusero insieme gli elementi pittorici che venivano loro più specialmente
da Ferrara e da Forlì, ossia dalle scuole d’Èrcole Roberti e di Melozzo.
CORRADO RICCI
Ricci, Di alcuni dipinti di Bernardino da Cotignola
nella Rassegna d’Arte, IV (Milano, 1904), pagg. 49-52.
Qualche notizia sui Zaganelli si trova anche nel libro
di Gaetano Squeri, L’antica casa degli Attendoli
Sforza in Cotignola e gli uomini illustri cotignolesi.
(Ravenna, 1899, pagg. 63-69), ma nell’assegnazione
delle opere ai tre pittori, v’è la solita confusione.
Ripeteremo qui che i Cotignola furono tre: Francesco, suo fratello Bernardino, e Giro-
lamo, di tutt’altra famiglia, ossia dei Marchesi.
Quest’ultimo, che (nato nel 1481 e morto nel 1550) fiorì un poco più tardi, apprese l’arte
dai due Zaganelli e lo dimostrano all’evidenza le prime sue opere; ma poi, recatosi a Bologna,
Fig. 1 — Francesco e Bernardino Zaganelli da Cotignola :
« Madonna delle Rose ». Museo di Vicenza.
fece parte del gruppo romagnolo dei raffaellisti con Innocenzo da Imola e col Bagnacavallo.
I Zaganelli, invece, fusero insieme gli elementi pittorici che venivano loro più specialmente
da Ferrara e da Forlì, ossia dalle scuole d’Èrcole Roberti e di Melozzo.