Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

DOI Heft:
Fasc. 5-6
DOI Artikel:
Marquand, Allan: Note sul sacrificio d'Isacco di Brunelleschi
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0419

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
NOTE SUL SACRIFICIO D’ISACCO
DI BRUNELLESCHI

NEL Museo Nazionale di Firenze, sono esposti, l’uno accanto all’altro, due bassorilievi;

l’uno disegnato da Lorenzo Ghiberti, l’altro da Filippo Brunelleschi, per il concorso
tenuto nell’anno 1401 per le seconde porte del Battisterio. Questi bassorilievi sono troppo
conosciuti per aver bisogno di descrizioni o paragoni, ma vi è un particolare interessante che
sembra non aver attirato l’attenzione di alcuno, eccetto quella del prof. Adolfo Venturi. Alludo
alla decorazione dell'altare sul quale Isacco sta per essere sacrificato. Nel bassorilievo del
Ghiberti, più decorativo, la facciata dell’altare è ornata con una spirale floreale, senza significato
alcuno. Il Brunelleschi, invece, ha introdotto una scena che richiede la nostra attenzione, e
che, senza dubbio, fu introdotta in relazione alla tragica scena riprodotta dì sopra. Sembra
strano che nè il Manetti, biografo di Brunelleschi del XV secolo, che dedica parecchie pagine
alla descrizione della gara ( Vita di Brunelleschi, Frey, 10-13), nè il Vasari nel xvx secolo
facciano menzione di questo bassorilievo sussidiario. Neppure sembra sia stato interpretato
dal Lasinio che l’incise per il suo libro intitolato: Le tre porte del Battisterio di Firenze (Fi-
renze, 1821); nè da Charles C. Perkins che ne ebbe l’incisione per il suo libro: Ghiberti et
son ècole (Parigi, 1885), nè se ne parla nell’autorevole volume di Cornei von Fabriczy: Filippo
Brunelleschi, sein Leben und seine Werke, Stuttgart, 1892. Per quanto io abbia potuto osservare,
il Venturi (nella sua Storia dell’Arte Italiana, VI, 129-130, 179, 238) è l’unico storico d’arte
che abbia notato questo piccolo bassorilievo e che ne abbia tentata la spiegazione. Egli dice :
« Alla base dell’altare, Brunelleschi pone un bassorilievo dell’Annunciazione, conscio del significato
simbolico del sacrificio d’Isacco, che richiama l’allusione di S. Paolo al Patriarca Isacco, come
un simbolo del Redentore ». Il Venturi va oltre e trova nei due servi sotto l’altare, riminiscenze
dello Spinario e dello Strigilatore, e di qui desume un voluto contrasto tra la Cristianità,
nella metà superiore, e il Paganesimo, nella metà inferiore dell’ intero pannello.

Dall’ ingrandimento fotografico qui riprodotto, è facile vedere come Brunelleschi non
ebbe l’intenzione di rappresentare una delle solite Annunciazioni. La figura barbuta, col
mantello svolazzante al vento, e un ramo in mano, non è l’alato Gabriele col giglio, nè può
il fanciullo lì sotto essere interpretato come il Cristo bambino. La donna seduta su di un
banco, e che tiene un libro sotto una lampada, suggerisce, invero, l’idea della Vergine Maria,
ma può aver voluto significare qualche altra persona. Quale è il significato della scena? Sulle
prime ero inclinato a vederci una riproduzione di Abramo mentre porta Ismaele alla pre-
senza di Sarah, ove Ismaele difende la sua vita e prega di non esser mandato via, mentre
Abramo, con un[ramo sulla testa di suo figlio, tiene nell’altra un ramo, emblema della sua
speranza di posterità. Secondo questa interpretazione l’intero pannello riprodurrebbe, così, il
fedele patriarca chiamato a sacrificare tanto Ismaele, figlio della schiava, quanto Isacco, figlio
della donna libera. Questa interpretazione darebbe un significato nuovo e non usuale alla
tragica scena, ma tuttavia non è del tutto soddisfacente.

L'Arte. XVII, 49
 
Annotationen