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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 5-6
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Frati, Lodovico: Jacopino de' Bavosi pittore bolognese del secolo XIV
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0427

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JACOPINO DE’ BAVOSI
PITTORE BOLOGNESE DEL SECOLO XIV

DOPO quanto si è scritto, anche di recente, sulla storia della pittura bolognese del trecento,
alcuni punti restano tuttavia oscuri e controversi, e uno di questi riguarda gli autori
degli affreschi dell'Oratorio di Mezzaratta. Se tutti gli storici dell’arte convengono nell’ammet-
tere che il pittore che si sottoscrisse: Symon fecit sia Simone de’Crocifissi, molte sono le
discordanze relativamente all’altro pittore di nome Jacopo, nel quale alcuni vollero riconoscere
Jacopo Avanzi, altri Jacopo di Paolo.

Il prof. Filippini ha recentemente 1 preso di nuovo in esame la questione relativa all’au-
tore di coteste pitture che si firmava: Jacobus f., sostenendo che « lo stile e le figure » di esse
non sono identiche a quelle dell’Avanzi, come vorrebbe il Baldani ; « poiché il pittore di Mez-
« zaratta non modella, non costruisce; fa visi ovali e dolci; ma lisci, vuoti, senza struttura
«ossea; nessuna figura v’ è che anche da lontano possa rassomigliare al San Giovanni del
«quadro di Roma». Il Filippini conclude pertanto dicendo che il Jacopo che dipinse a Mez-
zaratta «si distingue molto bene e sempre meglio si differenzia da Jacopo Avanzi».

Non so perchè poi il Filippini creda di potere identificare cotesto pittore con un Jacopo
de Papazzoni (affatto ignoto) che insieme col figlio Pietro accompagnò, nel 1365, Andrea de’ Bar-
toli a Pavia, per dipingere nel castello di Galeazzo Visconti ; mentre nei documenti che egli
cita cotesto pittore è denominato : Giacomino di Francesco, ed anche : Giacomo q. Francesco
de' Bavosiis. Se dunque era de’ Bavosi, non poteva essere de’ Papazzoni.

Il testamento da me trovato di Jacopino de’Bavosi toglie qualsiasi dubbiezza relativamente
a cotesto pittore bolognese finora ignorato, e può recare nuova luce relativamente all’autore,
tanto discusso, delle pitture di Mezzaratta, firmate : Jacobus f.

Nel documento del 7 agosto 1368,2 citato dal Filippini, Tordino del fu Alberghetto

Papazzoni vende a Jacopino del fu Francesco de’ Bavosi pittore, cinque tornature di terra per
50 lire di bolognini, quale residuo del prezzo di una casa che Jacopino e suo figlio Pietro
avevano venduta per 180 lire. Cotesta casa era situata sotto la parrocchia de’ Santi Simone
e Taddeo e confinava con Bertolino di Bongiovanni de’ Buzzanegri, coll’Aposa e con Bernardo
del fu Paolo pittore.

li testamento di Maestro Jacopino pittore del fu Francesco de’ Bavosi fu rogato il 4 mag-
gio 1371, e trovasi ne’ Memoriali di Michele di Palmerio (car. 31 ri] presso l’Archivio di Stato
di Bologna. Da cotesto notevole documento rilevasi che il pittore bolognese abitava allora
sotto la parrocchia di San Martino dell’Aposa, mentre nel 1368 dimorava sotto quella de’ Santi
Simone e Taddeo. Maestro Jacopino nominava esecutori testamentari sua moglie : Caterina di

1Jacopo Avanzi pittore bolognese del ’joo, negli gna, 1912).

Atti e Mem. della R. Dep. di st. patria per la Ro- 2 Arch. di Stato di Bologna. — Memoriali di Gio-
magna. (Ser. IV, voi. II, pag. 422 e segg., Bolo- vanni di Borghesano d’Ugolino. 1368 (c. XXX).

L’Arte. XVII, 50.
 
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