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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 1
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Longhi, Roberto: Orazio Borgianni
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0049

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ORAZIO B OR GIANNI

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con la stessa scuola ci si rivelano quando, volgendoci alla composizione, ci accorgiamo che mentre per
un istante aveva tentato di costruire una sequenza trasversa di forma dal gruppo intorno alla neonata,
al servente e all’ancella, non seppe organizzarla nel totale troppo aderente a uno schema più icono-
grafico che compositivo, più narrativo che costruttivo, lo schema di genere che, creato da Andrea del
Sarto e combinatosi poi a Venezia coll’ inventiva di Tintoretto, era venuto a Roma sui primi del sei-
cento con Passignano e Cigoli e s’era generalmente trasfuso, anche perchè non dissimile dagli schemi

Fig. 6 — Borgianni : Autoritratto. Braunschweig, Museum.

(Fotografia Bruckmann).

che ne aveva creato poco prima il manierismo decorativo, nella scuola romana di Baglione e Gramatica
come in certi artisti di transito sul tipo di Cristoforo Pomarancio. In fatto la composizione si potrebbe
confrontare con profitto con quella certa di Baglione nella Quadreria del Palazzo Apostolico di Loreto,
con quella del Pomarancio nella Parrocchiale di Voltri, e con le numerose trattazioni consimili dovute
a Cigoli e Passignano.

Il tintorettismo di costoro, come del resto ho accennato, non è certo quello che B. adopera qui ; il
quale si potrebbe definire una specie di tintorettismo indipendente e spontaneo come poteva sortire da
chi possedeva un fondo invincibile di luminismo caravaggesco e ne tentava un uso vieppiù dispersivo,

L’Arte. XVII, 3.
 
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