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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fiocco, Giuseppe: Il periodo romano di Bartolomeo Suardi detto il Bramantino
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0057

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IL PERIODO ROMANO DI B. SUARDI DETTO IL BRAMANTINO

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Il solo a discorrerne con una certa larghezza è il Vasari; ma con quanta confusione ognun sa.
Basti ricordare ch’egli fa dipingere il Bramantino accanto a Piero dei Franceschi delle stanze vaticane,
quando il maestro lombardo non era ancora nato.

Nei documenti il nome del Suardi incomincia ad apparire dal 1503, a proposito dei lavori del
Duomo, e vi si mostra accompagnato dal titolo di pittore. Dopo quell’anno nulla ci testimonia della

Fig. 1 — Bramantino : Adorazione del Bambino. Milano, Ambrosiana.

sua attività milanese. Troviamo invece che sino dal 4 dicembre del 1508 il Bramantino è a Roma e
«fa ricevuta di ducati cento trenta a buon conto delle pitture da farsi nel Vaticano».2

È quindi di capitale importanza poter determinare in quale momento dello sviluppo artistico del
Suardi sia avvenuto questo viaggio, per poterne valutare l’efficacia.

Il Suida non preoccupato dalla mancanza di documenti che vadano innanzi al 1503, ma piuttosto
dal desiderio di mettere in relazione l’attività giovanile dell’artista, col periodo milanese di Donato
Bramante, ne pone la nascita intorno al 1468, laddove il Pagave nel suo manoscritto, la vuole ante-
cedente di circa dieci anni.

Precocissimo sarebbe stato ad ogni modo il Suardi, se già innanzi a quell’Adorazione del Bambino
dell’Ambrosiana, che il Suida crede dell’ottavo decennio del Quattrocento, e che è la prima opera sicura
dell’artista lombardo (fig, 1), avesse condotto con maniera butinonesca la piccola e guasta Adorazione
del Bambino della Galleria Malaspina a Pavia (n. 53), le due tavolette con il corteo dei Magi che

2 Cavalcaseli,k e Crowf., Raffaello, la sua vita e le sue ofere. Firenze, 1890, v. II, pag. 13.

L'Arte. XVII, 4.
 
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