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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 2
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Salmi, Mario: La questione dei guidi
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0122

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MARIO SALMI

del pergamo pistoiese la quale cosa non siamo in grado di affermare o negare per mancanza
di prove certe ma non sembra possibile ammettere che il maturo artista di San Bartolomeo
in Pantano fosse chiamato già vecchio ed antiquato in un'altra regione dove risuonavano già
lodi per le opere di maestri di maggior fama; e si tratta probabilmente di un povero taglia-
pietra di cui non rimase orma durevole. Lasciamo quindi la carta orvietana e vediamo se può
identificarsi Guido Bigarelli col Guido di San Bartolomeo in Pantano. Già altri formularono
la domanda e il Venturi1 rispose che si. Ma alle conclusioni del Venturi parve voler dare
poca fede il Bacci2 dopo le sue ultime ricerche, per varia ragioni. Infatti tre formelle del

Fig. i2 — Particolare del pulpito. Pistoia, San Bartolomeo in Pantano
(Fotografia Alinari).

pulpito di San Bartolomeo in Pantano confrontate dal Venturi con quelle del Battistero di
Pisa, a stabilire l'identità di stile delle due opere, vi vennero aggiunte nel 1591 quando l’am-
bone fu trasformato in cantoria; l’aquila del pulpito non gli pare che abbia rapporti con le
teste di aquilette del fonte; ed infine nei documenti pistoiesi del 1252, che il Bacci ha rinvenuti,
e nel pulpito stesso non si trova il cognome Bigarelli che ricorre nel fonte pisano e in un
documento lucchese del 1244 (Guido Bigarelli de Cottimi de Arogna) : tutto ciò la pensare al Bacci
che il dotto marmorario di Pistoia sia stato persona diversa da quello di Pisa. Ma lo stesso Bacci

1 Storio dell'Arte, voi. Ili, L’arte romanica, Mi-
lano, 1904, pag. 984.

2 Ofi. ci/., pagg. 16-20.
 
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