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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 2
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Mauceri, Enrico: La Contea di Modica ne l'arte
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0161

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LA CONTEA DI MODICA NE L'ARTE 127

un tempo faceva parte dell’ex monastero dello Spirito Santo, dove in alto campeggia, entro
edicola, uno stemma gentilizio.

Nelle chiese modicane domina ovunque il barocco e il rococò, e se qualche lavoro d’arte
della Rinascenza si trova, esso non è che di mediocre fattura. Tali sono le due statue della
Vergine, una in San Pietro e l’altra in San Giorgio; tale un gruppo dell 'Annunciazione nella
chiesa del Carmine, copia debole di un originale di Antonello Gagini ; tali, fra le pitture, il
grandioso polittico di San Giorgio, recante la data 1513, attribuito, senza buone ragioni, dal
Di Marzo al messinese Alibrandi, che ha però il pregio di conferire alla chiesa sontuosità

Sebastiano Conca: La Natività di Maria Vergine
Scicli, Chiesa di Santa Maria la Nuova.

decorativa, e un Sant'Alberto Carmelitano, al Carmine, che ricorda Antonello de Saliba nella
modellatura, nei toni, nel particolare del paesaggio.

Qualche quadro interessante del periodo barocco non manca, e bella è una tela di P'ilippo
Paladino rappresentante Y Assunta, nella chiesa di San Giorgio, dolcissima di espressione, calda
di colore.

* * *

Scicli potrebbe dirsi una dipendenza di Modica della quale del resto possiede gli stessi
caratteri etnografici.

Nulla di medioevale essa conserva, essendo stata la citta distrutta dal terremoto del 1093
che ne spostò l’antica sede.
 
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