LA CONTEA DI MODICA NIÌ L'ARTE
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Ragusa Inferiore va, inoltre, superba di tre tele del Novelli conservate nella casa del Co-
mune e provenienti dalla chiesa dei Cappuccini. La più pregevole è quella così detta della Ma-
donna della Legacela, fresca di conservazione e con teste bellissime, fra cui una pare sia il
ritratto del pittore. Gli altri due quadri, di dimensioni assai minori, raffigurano San Pietro in
atto di asciugare a Sant’Agata il sangue sgorgante dalle ferite al seno, e il Martirio di San-
f Agnese.
Ma qui ancora non si chiude l'elenco delle opere d’arte ragusane. Vari privati ne pos-
seggono, oltre che alcune abitazioni vanno talvolta adorne di pannelli decorativi, di mobili, ecc.,
di stile rococò o dell’impero. Però quello che in questo genere vanta il primato è il palazzo
Arezzo di Donnafugata, fastosamente arredato (in una sala le pareti sono tappezzate in seta
Frammenti di scoHure provenienti da San Giorgio vecchio. Ragusa Inferiore
Chiesa madre (Sagrestia).
bianco-perla con ricchi, bei ricami a colori del secolo xvm fine) e con la sua pregevole
pinacoteca. 1
Un breve cenno, in ulttimo, intorno a Chiaramente Gulfi e a Comiso.
La prima, ricordante il casato della celebre famiglia, che gareggiò in potenza con prin-
cipi e sovrani, possiede due statue in marmo del secolo decimosesto, una del Salvatore, e
1 II Brunelli si occupò dei pezzi principali della rac-
colta (cfr. L’Arte, 1908, a. XI, fase. IV) consistente
in una Madonna attribuita ad Antonello da Messina
e che sembra piuttosto d’un suo scolaro, in un pre-
teso Memling che è da ascriversi ad un seguace, il
quale riesce debole specie nel modellare il Bambino,
e in una grande tela dello Spagnoletto, ben conser-
vata, e su cui pare non si abbiano dubbi di autenticità.
Una sala contiene inoltre molte pitture, ma alfa-
stellate in modo che non si possono studiare. Le pa-
reti dal basso in alto ne sono coperte. È tutto un
miscuglio di epoche, di scuole, di ritratti, di paesaggi.
Più che il piccolo quadretto di scuola fiorentina illu-
strato dal Brunelli, mi sembrano pregevoli i ritratti
del 6 e 700.
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Ragusa Inferiore va, inoltre, superba di tre tele del Novelli conservate nella casa del Co-
mune e provenienti dalla chiesa dei Cappuccini. La più pregevole è quella così detta della Ma-
donna della Legacela, fresca di conservazione e con teste bellissime, fra cui una pare sia il
ritratto del pittore. Gli altri due quadri, di dimensioni assai minori, raffigurano San Pietro in
atto di asciugare a Sant’Agata il sangue sgorgante dalle ferite al seno, e il Martirio di San-
f Agnese.
Ma qui ancora non si chiude l'elenco delle opere d’arte ragusane. Vari privati ne pos-
seggono, oltre che alcune abitazioni vanno talvolta adorne di pannelli decorativi, di mobili, ecc.,
di stile rococò o dell’impero. Però quello che in questo genere vanta il primato è il palazzo
Arezzo di Donnafugata, fastosamente arredato (in una sala le pareti sono tappezzate in seta
Frammenti di scoHure provenienti da San Giorgio vecchio. Ragusa Inferiore
Chiesa madre (Sagrestia).
bianco-perla con ricchi, bei ricami a colori del secolo xvm fine) e con la sua pregevole
pinacoteca. 1
Un breve cenno, in ulttimo, intorno a Chiaramente Gulfi e a Comiso.
La prima, ricordante il casato della celebre famiglia, che gareggiò in potenza con prin-
cipi e sovrani, possiede due statue in marmo del secolo decimosesto, una del Salvatore, e
1 II Brunelli si occupò dei pezzi principali della rac-
colta (cfr. L’Arte, 1908, a. XI, fase. IV) consistente
in una Madonna attribuita ad Antonello da Messina
e che sembra piuttosto d’un suo scolaro, in un pre-
teso Memling che è da ascriversi ad un seguace, il
quale riesce debole specie nel modellare il Bambino,
e in una grande tela dello Spagnoletto, ben conser-
vata, e su cui pare non si abbiano dubbi di autenticità.
Una sala contiene inoltre molte pitture, ma alfa-
stellate in modo che non si possono studiare. Le pa-
reti dal basso in alto ne sono coperte. È tutto un
miscuglio di epoche, di scuole, di ritratti, di paesaggi.
Più che il piccolo quadretto di scuola fiorentina illu-
strato dal Brunelli, mi sembrano pregevoli i ritratti
del 6 e 700.