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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 2
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Lorenzetti, Costanza: Carlo Maratti: la sua giovinezza a Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0176

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COSTANZA L ORENZETTI

vellutato, contrapponendosi alla chiarità un po’ preziosa delle vesti rosate, rivolo ombroso di
colore che dà risalto alla freschezza molle delle carni del Bambino, alla sottile epidermide
del viso e delle mani della Vergine e si continua in alto nell’opacità verde-fondo della tenda
sostenuta da un angelo marmoreo.

Questo è il pezzo meglio conservato del dipinto.

Nella parte sinistra, disfatta, rivive appena, striscia d’avorio, un lembo di manica della
veste monacale, qualche bianco crudo dello scapolare del Sant’Agostino, il cranio rilucente

Fig. 5 — C. Maratti : La Vergine. Pinacoteca di Torino.
(Fotograiia Alinari).

di San Domenico ; nel resto i colori anneriti e dilavati hanno perduto ogni loro rapporto,
ogni valore.

In quest’opera le masse delle luci e delle ombre si compongono ancora entro linee taglienti;
l’ombra fonda che si spande sul collo della Vergine, e ne smorza la candidezza, piega brusca-
mente nel corsetto, produce forte risalto plastico, ma indurisce i contorni.

* * * •

La distribuzione del chiaroscuro si muta in altre opere primitive in un digradare insen-
sibile e dolce, con piccoli angoli d’interferenza, dovuto senza dubbio ad uno studio più prò-
 
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