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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 2
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Bollettino bibliografico
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0194

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BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO

160

e Marco ed altri affini; Bernardo da Parenzo; Iacopo da
Montagnana — Tardi seguaci nelle scuole del Santo e del
Carmine.

A Venezia: Antonio da Negroponte; Bartolomeo Vivarini
e i suoi seguaci — Carlo Crivelli, Vittorio Crivelli, Pietro
Alamanno e i Sanseverinati — Influssi del Mantegna sugli
esordi di Lazzaro Bastiani, di Alvise Vivarini, di Gentile e
e Giovanni Bellini.

Nel Friuli : I maestri di Tolmezzo.

A Verona: Francesco Benaglio e pittori affini; Cristoforo
Scacco; Niccolò da Verona — Influssi del Mantegna su
Domenico e Francesco Morone, su Francesco Bonsignori,
su Girolamo dai Libri e in genere sulla scuola veronese.

In Lombardia: Girolamo da Cremona — Influssi su Fran-
cesco di Simone da Santa Croce e su altri lombardi — An-
tonio da Pavia — Francesco Mantegna, figlio di Andrea,
in Mantova.

III. Gl’influssi di Piero della Francesca: Galasso; il pit-
tore degli affreschi di Sant’Andrea; Lorenzo e Cristoforo da
Lendinara — Diffusione in Ferrara dell’arte padovana: 11
preteso Galasso nell’Ateneo ferrarese — Cosmè Tura e i
suoi seguaci: Michele Ongaro ; anonimi frescanti di Schi-
fanoia: il pittore della « Carità » nel Museo Poldi-Pezzoli
a Milano; un ritrattista degli Estensi; Antonio Cicognara ;
i miniatori Guglielmo Giraldi e Franco de’Russi — Fran-
cesco del Cossa e la sua scuola, a Ferrara e a Bologna —
Ercole da Ferrara e la sua scuola: Baldassarre d’Este; il
Boccaccino Cremonese e il Garofalo nei loro inizi; Michele
Coltellini ; Domenico Panetti ; il Mazzolino ; anonimi seguaci
— Lorenzo Costa e la sua scuola: Ercole Grandi ; Giovanni
Maria Chiodarolo ed altri.

IV. A Bologna: Precursori del Francia — Vita ed opere
di Francesco Raibolini, detto il Francia: La sua bottega:
Giacomo e Giulio Francia ed altri — La sua scuola: Timoteo
Viti, Simone delle Spade, il Tamaroccio, Amico Aspertini,
Antonio Pirri.

Nelle Romagne : Maestri dipendenti direttamente da Fer-
rara: il cosidetto Scaletti — Eclettici: i Cotignola, il Bertucci.

A Modena: Angelo e Bartolomeo degli Erri — Bar-
tolomeo Bonascia, Francesco Bianchi - Ferrari, Pellegrino
Munari.

A Carpi : Bernardino Loschi e Marco Meloni.

A Reggio : Anonimo seguace di Cosmè ; il Caprioli ; Ber-
nardino Orsi ; Lazzaro Grimaldi ed altri.

A Parma: Gian Francesco de’ Maineri; Alessandro Araldi
ed altri.

V. L’educazione del Correggio : L’innesto dell’arte man-
tegnesca nella pittura emiliana — La decorazione del Pa-
lazzo Costabili nei primordi del '500 in Ferrara — Segni

precorritori dell’arte di Antonio Allegri in Correggio — I
primi passi del pittore — Francesco Bianchi Ferrari a Mo-
dena, Andrea Mantegna e Lorenzo Costa a Mantova —La
diffusione delle forme del Francia nell’Emilia nel primo de-
cennio del '500 e gli elementi dell’arte sua nel Correggio
— Le prime opere sino, all’ancona di San Francesco in
Correggio (a. 1514-15).

Arti minori.

20. Kristeller (Paul), Die Lombardische Graphik
der Renaissance. — (Berlino, Bruno Cassirer, 1913).

11 volume che il Kristeller dedica alle stampe della Lom-
bardia e del Piemonte, non poteva riuscire, data la cono-
scenza dell’argomento da parte dell’A., che un ottimo ca-
pitolo di quella storia dell’ incisione italiana, di cui tanto
resta ancora da fare. Non però uno dei punti più interes-
santi dal punto di vista puramente artistico, in quanto in
questo campo l’arte lombarda è in gran parte il riflesso di
altre scuole e di altre tecniche. Basti ad ogni modo ricordare
fra le opere migliori quelle del Maestro della Decollazione
del Battista, figura tuttavia incerta e forse da collegare con
quell’anonimo pittore lombardo che fresco l’andata al Cal-
vario nell’ex-refettorio della Chiesa Nuova a Napoli.

Accenneremo ancora, fra i rami, la celebre incisione de-
rivata dal Bramante e fra le silografie quella giustamente
riconfermata al Suardi ; quelle bresciane della « Theorica
Musicae » di Franchino Affari, e le stampe milanesi dello
innamoramento di Salvano, solo dolendoci che alla splen-
dida edizione facciano difetto qualche volta le riproduzioni.

(.s■ /•)•

21. Miagostovich (Vincenzo), Di Orazio For-
tezza da Sebenico. — (Venezia, Nozze Ferruzzi-Menghi,

1913)-

Orazio Fortezza, orafo, incisore e miniatore, nacque a
Sebenico circa il 1530 e vi morì tra il io ed il 14 maggio
del 1596. Ben poco si conosce di questo artista. Di lui vi è
un catino cesellato al Museo Civico di Venezia, ed una sot-
tocoppa con ageminature al Kesington Museum. Ambedue
queste opere sono firmate.

Il Miagostovich ha raccolto varie notizie sulla vita di
questo artista e sulla sua famiglia dai documenti degli ar-
chivi sebenicensi. Ha potuto poi stabilire che l’oreficeria or-
namentale di tre Mariegole di quella città (Santo Spirito,
Sant’Andrea de’ Callegari, e San Giovanni Battista) fu da
lui curata. In quella di San Giovanni Battista compì inoltre
opera di miniatore e di calligraro. Pare fosse anche un re-
stauratore di vecchie pitture: così che nel 1578 rinnovò la
pala di San Giorgio per Vaiverde di Sebenico. Nello stesso
tempo racconciava e rinnovava per la stessa chiesa il gon-
falone della confraternita. (a. s ).

Per i lavori pubblicati ne Li ARTE sono riservati tutti i diritti di proprietà letteraria ed artistica

per l’Italia e per l'estero.

Adolfo Venturi, Direttore.

Roma, Tip. dell’Unione Editrice, Via Federico Cesi, 45.
 
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