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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

DOI issue:
Fasc. 3
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Cipolla, Carlo: Ricerche storiche intorno alla chiesa di Santa Anastasia in Verona, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0225

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RICERCHE STORICHE INTORNO ALLA CHIESA DI SANTA ANASTASIA igi

Purtroppo le parti costruite nel 1522 o in quel
torno, anche se non cattive per sè stesse, lottano col
portale di tutt’altro stile, che anzi ne coprono mala-
mente una parte.

Degne di considerazione sono le due grandi im-
poste di legno, che sembrano del secolo xv almeno.
11 sistema di ornamentazione, dello stile gotico ita-
liano, qui s’incontra anche nei riquadri romboidali,
nei quali i quattro lati sono aperti da quattro cuspidi.

22 ottobre dal Cardinale Giovanni Micheli nipote di
Paolo II, essendo vescovo di Verona».

Da quasi sessant’anni continuava la nostra città a
venire con annue offerte in soccorso della fabbrica
del tempio. Ma addì 18 aprile 1481 il Consiglio dei
XII e L, considerando che i denari mancavano («non
habere denarios in Comuni») e che la parte del
22 aprile 1423 non obbligava la Città, che fino al
giorno in cui il tempio « erit completum in voltis suis

E ora lasciamo in pace la facciata e il portale.

« Del 1463 — prosegue il Pellegrini sulla fede del
Libro della fabbrica — Messer Giacomo da Ferrara,
Maestro di spese, fece l’invetriata a due finestroni
della Cappella Maggiore, le quali con gli telari, figure
e frisi costarono lire seicento».

« Del 1471 furono fatte le dodici pietre rosse, che si
vedono nelle mura della chiesa, sopra le quali c’è la
croce, segno della consecratione della chiesa, le quali
costarono lire ventinove in tutto, cioè venti della fat-
tura, e nove delle pietre. Fu consacrata la chiesa alli

vel revolutum de muro, sicut nunc est», deliberò di
ridurre la primiera oblazione; ma per non diminuire,
dicevasi, la devozione delle Arti e del popolo, si sta-
bilì di fare il clono in un doppiere con soli ducati
otto, per terminare il pavimento, « fiat una oblatio in
uno doplerio de ducatis octo tantum in salizatam sive
pavimentum 1 ». Dal che impariamo, che il pavimento,
cominciato, come intendemmo dal Pellegrini, verso
il 1462, dopo vent’anni non era ancora terminato,

1 Atti del Consiglio, t. I, f. 239,
 
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