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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 3
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Cipolla, Carlo: Ricerche storiche intorno alla chiesa di Santa Anastasia in Verona, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0229

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RICERCHE STORICHE INTORNO ALLA CHIESA DI SANTA ANASTASIA

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per far la cassa dell’organo, in lire cinquecento set-
tanta otto, soldi dieci veronesi. E questa e quello riu-
scirono eccellentemente ; come pure si vedde oggidì,
benché la cassa non fosse all’hora indorata ; e l’opra
tutta restò compita al li 8 ottobre dell’anno medesimo.
Si cava ciò dalli scritti del suddetto Padre, posti da
me con gli altri della fabrica nell’Archivio ».

L’ultima, fra tutte le più importanti modificazioni
subite dall’interno della chiesa, seguì alla fine del se-
colo. Il coro, dopo essere stato recinto di muro, a com-
pimento del jubé, e dopo esser stato più tardi tra-
sportato a terra, fu finalmente levato addirittura dal
centro della chiesa e traslocato dov’è anche attual-
mente, di dietro all’altar maggiore. La cappella del
Rosario, a cui verso questo tempo si diede opera, con-
sigliò a levare e coro e jubè dal mezzo della chiesa,
per lasciar libero accesso al popolo devoto, che ac-
correva numerosissimo. L. Moscardo 1, dopo aver ri-
cordato le quattro colonne recanti l’arma del Castel-
barco, prosegue: « Queste colonne terminava un pon-
tile che traversava la chiesa, sopra il quale era il coro,
che poscia dalla città fu fatto levare e trasferire nella
cappella maggiore... che segui nell’anno 1590 come
appare negli atti della cancelleria ».

Annibaie Salerni, uno dei fabbricieri della chiesa,
e Girolamo P.raida, uno dei fabbricieri della cappella
del Rosario, addì 6 settembre 1590, furono introdotti
nel Consiglio dei XII, e presentarono una supplica.
La moltitudine di popolo, dicevano essi, che accede
alla cappella del Rosario ci costrinse a pensar modo
di rendere più capace la chiesa. Prima per altro di
por mano a lavoro di tanta importanza, venimmo a
chiedere l’approvazione dei Deputati (cioè dei XII
ad utilia). « Supplichiamo dunque noi, non solo, per
nome anco delli R.di frati di essa s. Anastasia, ma
così aportando il bisogno di levar in quella il choro,
et transportarlo nella cappella maggiore con quella
dispositione, et ornamento che sarà approvato in dis-
segno, distrugger anco al tutto quel ponte, che la divide,
provedendo in un istesso tempo a quelli inconvenienti
fatti altre volte con puocha avertenza guastando molto
così bel corpo, che se non si racconcieranno, levati
gli impedimenti, troppo difforme apparirebbe in tutti
quei luochi che vi mancherà et riformare la capella
di s. Anastasia cioè la cappella del Crocifisso, di
fronte alla cappella del Rosario, al deritto di quella
del Rosario, con un apritura et ornamento simile, ma
meglio inteso, ampliandola di dentro, quanto com-
porterà la capacità di quel luoco angusto per la strada :
rimetter la cappella di s. Marco all’incontro di quella
del Spirito Santo, murando quella di Sottoriva, rifa-
cendone una da nuovo tra le colonne, ove hora è
posto il ponte a dirimpetto l’organo et sotto l’organo
far la porta del chiostro ornata con quattro colonne

1 Itisi. Ter., X, Verona, 1618, pag. 168.

tonde che tolga su el poggiolo de l’organo, facendo
l’istesso ornamento alla porta nuova di Sottoriva con
un poggiuolo simile. Sopra acconciando quelle fine-
stre che diano la debita luce et ornino quella parte.
La cappella di s. Paulo sarà fabbricata in mezo a quel
spacio, ove al presente è il suo altare, giusto per mezzo
alla Cappella di s. Maria Madalena, con un ornamento
d’apritura simile ». Cotali innovazioni furono approvate
“ de omnium consensu ,, .'

Il Pellegrini, dopo aver accennato brevemente a
tali progetti, soggiunge (cap. IV) : « il tutto restò ese-
guito ». Non tutto peraltro, che la cappella del Cro-
cifisso, per buona sort^, non è stata rifatta. Le sue
muraglie e la volta a vele denotano antica età:, e la
porta verso l’interno è decorata di sculture, la cui pu-
rezza manifesta a colpo d’occhio ben altra epoca che
la fine del Cinquecento od il principio del Seicento.

Fig. 6 — La vasca dell’acqua santa
di Paolo Orefice, 1591.

Continua il Pellegrini : « fu trasportato l’organo al
luogo presente sostenuto dalle quattro colonne, con
la porta sottovi corrispondente a quelle di Sottoriva,
chiuso il finestrone verso il Convento, levato l'aitar
di s. Gio. Battista, e modernata ogni cosa, con spesa
grande». Di alenili di questi lavori dovremo toccare
nuovamente in seguito. Così l’organo che si trovava
dove ora sta la cappella del Rosario, fu trasferito più
verso la porta maggiore, al luogo attuale.

Dei due famosi gobbi (fig. 6), che sostengono le vasche
dell’acqua santa, entrando per la porta maggiore, quello 1

1 Atti del Consiglio, t. T T. f. 167. Non trovo che il
Collegio Notarile sia concorso nella spesa con offerte stra-
ordinarie.
 
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