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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 3
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Venturi, Adolfo: Una Pietà di Guido Mazzoni a Reggio Emilia
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0262

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228

ADOLFO VENTURI

Saccani della Deputazione di storia patria reggiana, 1 che si provò a identificare il sepolcro
in terracotta con uno esistente fin dal 1445 in San Francesco nella cappella Fiordibelli. Ma
la identificazione mancava d’ogni elemento, così che lo studioso dovette perfino forzare il signi-
ficato del vocabolo de marmore per far credere che nel testamento di Giroldo Fiordibelli si
alludesse con quelle parole alla Pietà di terracotta che è ora in San Giovanni. Basti invece
ricordare che la rappresentazione di Cristo nel sepolcro era così comune nel Quattrocento da
esser molte volte ripetuta nelle varie cappelle delle chiese di quell’ età per accorgerci come
l’indicazione sola di un sepolcro nella cappella Fiordibelli non permetta di pensare che il
sepolcro di San Giovanni dovesse essere proprio quello indicato dal documento, e che fosse
unico nella chiesa di San Francesco lungo il secolo XV. Lasciando le ipotesi del canonico Saccani,

Fig. 2 — Guido Mazzoni : San Giovanni Fig. 3 — Guido Mazzoni : Nicodemo

Particol. della Pietà nella chiesa di San Giovanni Particol. della Pietà nella chiesa di San Giovanni

in Reggio. in Reggio.

audacissime anch’esse, sull’autore del gruppo da lui ritenuto del 1445, è giocoforza trattenerci
sulla sua affermazione del contrasto, che dice stridente, fra la Pietà di San Giovanni di Reggio
e l’altra, sicura del Mazzoni, di San Giovanni in Modena. A che si riduca il contrasto dopo
che lo stesso signor canonico trova rapporti fra le due opere nella distribuzione, nell’atteggia-
mento delle figure con istrumenti e nelle acconciature, è difficile dire. Il contrasto stava in
questo: che il gruppo reggiano era stato coperto di gesso e di calce e addirittura deformato.
Ora, che son state tolte le superfetazioni alle caratteristiche figure di terracotta, l'identità del-
l’autore dei due gruppi diviene incontrastabile. Alcune figure muliebri ripetono il tipo d’altre
del gruppo di San Giovanni decollato a Modena ed è facile accorgersi come quel tipo abbia
sempre la stessa linea fisionomica ricordante Francesco del Cossa. Anche nelle figure virili si
rivedono gli stessi caratteri resi con uno spietato spirito d’osservazione dei più minuti parti-

1 Comunicazione del canonico Saccani nell’adunanza tenuta il 19 aprile 1913 dalla R. Deputazione di Storia
Patria di Reggio.
 
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