DI ALCUNI DIPINTI DEL CASENTINO
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Inferiormente è guasto dal tarlo che ha già asportato un buon tratto sull’angolo a sinistra ;
ha una grossolana ridipintura di colore verdastro sulle ginocchia della Vergine ; e una vernice
lo vela tutto di uno spesso strato giallo.1
Ma la tavola attrae per la sua bellezza e il suo mistero.
Il Bambino che ride mettendosi in bocca un chicco dell’uva offerta dalla madre ricorda
subito il Bambino ridente di Gentile da Fabriano ad Orvieto o l’altro, pure di Gentile, nella
Pinacoteca di Perugia. Ed è da Gentile il tipo e la mano della Vergine, il girare calligrafico
Fig. 4 — Scuola del Botticelli : Poppi, Castello
• (Fotografia Giani).
dell’orlo del suo manto nel lembo cadente a sinistra, il delicato modellato delle figure dalle
carni d’avorio. Le tre coppie di angioli, invece, distraggono da tale richiamo: le loro vesti,
rosse nei due più vicini, gialle nei medi e verdi negli ultimi, trasformano in chiasso la ric-
chezza cromatica di Gentile, e si drappeggiano meno goticamente ; i loro diversi atteggiamenti
accennano a differenze di sentimenti che Gentile avrebbe meno accentuato; e, sopratutto, i
tipi riflettono ispirazione anche da altri artisti, per esempio, nei due primi, evidentemente
dall’Angelico.
Il dipinto si determina, così, per quello di un seguace, fiorentino o operante in Firenze,
di Gentile da Fabriano.
1 Esso misura con la cornice m. 1,39 X 0,78.
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Inferiormente è guasto dal tarlo che ha già asportato un buon tratto sull’angolo a sinistra ;
ha una grossolana ridipintura di colore verdastro sulle ginocchia della Vergine ; e una vernice
lo vela tutto di uno spesso strato giallo.1
Ma la tavola attrae per la sua bellezza e il suo mistero.
Il Bambino che ride mettendosi in bocca un chicco dell’uva offerta dalla madre ricorda
subito il Bambino ridente di Gentile da Fabriano ad Orvieto o l’altro, pure di Gentile, nella
Pinacoteca di Perugia. Ed è da Gentile il tipo e la mano della Vergine, il girare calligrafico
Fig. 4 — Scuola del Botticelli : Poppi, Castello
• (Fotografia Giani).
dell’orlo del suo manto nel lembo cadente a sinistra, il delicato modellato delle figure dalle
carni d’avorio. Le tre coppie di angioli, invece, distraggono da tale richiamo: le loro vesti,
rosse nei due più vicini, gialle nei medi e verdi negli ultimi, trasformano in chiasso la ric-
chezza cromatica di Gentile, e si drappeggiano meno goticamente ; i loro diversi atteggiamenti
accennano a differenze di sentimenti che Gentile avrebbe meno accentuato; e, sopratutto, i
tipi riflettono ispirazione anche da altri artisti, per esempio, nei due primi, evidentemente
dall’Angelico.
Il dipinto si determina, così, per quello di un seguace, fiorentino o operante in Firenze,
di Gentile da Fabriano.
1 Esso misura con la cornice m. 1,39 X 0,78.