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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 4
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Fogolari, Gino: La Madonna di casa Galvani di Giovanni Bellini
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0340

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3°6

GINO FOCOLARI

vera nobiltà, possiede, insieme con la piccola reliquia di cui ho detto, parecchi altri dipinti,
e quasi tutti di scuola veneziana.

Il più bello, e perciò appunto lo ricordo subito, senza riguardo ai secoli, è una piccola
cimasa settecentesca con un Presepe di G. B. Pittoni : pittura deliziosa per finezza e vaporo-
sità di colori. Con la bellissima cornice, serviva forse di coronamento a una lettiera.

Di scuola veronese degli ultimi anni del quattrocento, vicino a Francesco Morone, ritengo,
e per i tipi delle teste e per quelle sue luci, a linee bianche come d’avorio, un quadretto con
la Vergine fra due santi, rude nei contorni, nero di colore; ma espressivo.

Una Presentazione di Cristo bambino al sommo Sacerdote, ci porta fuor della Venezia,
a Marco Paimezzano da Forlì: monotono nelle sue figure, ripetute le tante volte e sempre con
maggior stanchezza, quanto più si faceva vecchio e cadente.

Una bella testa di santo frate, frammento di un affresco del gran Pordenone, strappato
dalle mura di una chiesa demolita, ci fa rimpiangere l’intero dipinto.

Gli altri quadri non meritano special ricordo, ma nella bellissima casa dei signori Gal-
vani a Cordenons attestano la passione di raccoglitori di cotesti bravi industriali del Friuli,
così aperti e pronti ad ogni idea e ad ogni iniziativa di coltura e di magnificenza.

Gino Focolari.
 
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