IL RESTAURO DELLO SPEDALE DEI CAVALIERI A RODI
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triche e irregolari, che formarono una specie di loggiato superiore in rispondenza a quello
terreno. Ed i restauratori nostri, pensando di non poter privare il salone — per la nuova sua
destinazione — di quel benefico sfogo di luce, di aria e di visuale sulla piazza, mantennero le
aperture turche, ma le sistemarono, rifacendo più regolarmente gli archi e diminuendo lo spes-
sore del muro di fondo, che era prima di 60 centimetri. Nessun passaggio laterale esiste od
esisteva fra i sette avvolti. Col salone essi comunicano invece ciascuno mediante una o due
Rodi, Spedale. Lo sporto della facciata.
piccole aperture ad arco, che i Turchi avevano ostruite e che le truppe italiane riapersero ed
in gran parte rifecero sugli avanzi antichi. Verso il salone le aperture stesse terminano con
vecchi dichiarano di ricordarsi quando esse erano tilt- muraglia potuti riscontrare e dalla evidenza dei tagli
torà chiuse ; e che così dovessero trovarsi in origine praticati dai Turchi,
è chiaramente dimostrato dagli antichi innesti della
L'Arte. XVII, 45.
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triche e irregolari, che formarono una specie di loggiato superiore in rispondenza a quello
terreno. Ed i restauratori nostri, pensando di non poter privare il salone — per la nuova sua
destinazione — di quel benefico sfogo di luce, di aria e di visuale sulla piazza, mantennero le
aperture turche, ma le sistemarono, rifacendo più regolarmente gli archi e diminuendo lo spes-
sore del muro di fondo, che era prima di 60 centimetri. Nessun passaggio laterale esiste od
esisteva fra i sette avvolti. Col salone essi comunicano invece ciascuno mediante una o due
Rodi, Spedale. Lo sporto della facciata.
piccole aperture ad arco, che i Turchi avevano ostruite e che le truppe italiane riapersero ed
in gran parte rifecero sugli avanzi antichi. Verso il salone le aperture stesse terminano con
vecchi dichiarano di ricordarsi quando esse erano tilt- muraglia potuti riscontrare e dalla evidenza dei tagli
torà chiuse ; e che così dovessero trovarsi in origine praticati dai Turchi,
è chiaramente dimostrato dagli antichi innesti della
L'Arte. XVII, 45.