Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

DOI Heft:
Fasc. 5-6
DOI Artikel:
Maione, Italo: Fra Giovanni Dominici e Beato Angelico, [2]
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0398

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
364

ITALO MAI ONE

parte, dalla natura, dagli angeli, dagli astanti disperati ; .qui è il dolore che piega le ginocchia,
innalza l’intelletto, schiude la visione; la contemplazione sboccia da ogni parte, e la scena viene
ad assumere un significato preciso: l’uomo si è rigenerato per la passione di Cristo, e si rige-
nera sempre con la contemplazione di essa.

E passiamo alla Resurrezione (fig. 8).

Giotto, nella Cappella degli Scrovegni, aveva rappresentato insieme due scene; la resurre-
zione di Cristo e l’apparizione a Maddalena. Sul sarcofago bianco, stanno agli estremi due
angeli in candida veste, gentili giovanetti, sul cui volto si dipinge un sorriso di gioia per il
miracolo avvenuto. Uno di esso mostra la tomba scoperchiata come ad indicare che Cristo è

Fig. 8 — Giotto : La Resurrezione nella cappella degli Scrovegni a Padova

(Fotografia Alinari).

risorto, trionfando sulla carne. Ai piedi del sarcofago, stanno le guardie assonnate, dai volti
feroci, e che di nulla si accorgono. Ad un lato Cristo, con in pugno la bandiera del trionfo,
nobile nell’aspetto si volge come per dire « noli me tangere » a Maddalena che tende ambo
le mani, sorpresa, meravigliata e che, in ginocchio, tenta di avvicinarsi a Cristo.

Beato Angelico sdoppia la scena e muta l’iconografia (fig. 9). Presso al bianco sarcofago
sta la vergine con la teca degli unguenti. Chiusa nella sua veste verginale guarda la tomba e si
rammarica di non trovar Cristo. Le pie donne affllitte: Maddalena, incredula e portando una
mano agli occhi, guarda nel sepolcro. Sul labbro della tomba sta un angelo, che le pie « euntes
ad monumentimi viderunt in dextris coopertum stola candida, et obstupuerunt ». «O mites
femminae, aveva egli detto alle donne ivi giunte, audite et respicite, nolite diffidere, et yide-
bitis revolutum lapidem ». L’angelo era disceso dal cielo « revolverat lapidem et sedebat super
eum ». « Angelus gratia est sancti spiritus, qui lapidem ab ostio monumenti removet, fragili-
tatem confortat omnem aesperitatem mollificat, omnem amaritudimem et suo amoris balsamo
indulcit». La scena, così concepita; diviene più intima; non vi sono le guardie dal volto
 
Annotationen