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C. A. DE C0SS0N
d’Alba. Finalmente, nel 1573, morì d’una archibugiata alla testa nell’assedio di Harlem. Pietro
Aretino ne parla in una lettera indirizzata a Bartolomeo Egnazio nel 1545, lodando i lavori
che faceva in quell’epoca per il Duca d’Urbino. Nel 1569, il Duca d'Alba lo descrive come
« l’uomo più bravo che ho frequentato dacché conosco gli uomini, non solo ingegneri ma
uomini di ogni sorte, molto affabile e allegro nel lavoro».1
Nel 1644, al noto viaggiatore inglese John Evelyn fu mostrato nella Galleria Granducale
Fig. 5 — Armatura detta erroneamente di Carlo V
Seconda metà del sec. xvi.
di Firenze l'elmo d'Annibaie, e fu probabilmente lo stesso Petrilli che gli servì da cicerone.2
•fc H*
2. Petto di corazza, all’antica, lavorato a sbalzo, con finta maglia alla gola (fig. 3). Sul
davanti è una testa di Medusa e in basso due grifi dorati. Questo petto rassomiglia talmente
al petto dell’armatura alla romana su accennata di Carlo V, che lo ritengo con sicurezza
opera di Bartolomeo Campi, e appartenente con ogni probabilità a Guidobaldo II d’ Urbino.
Si vedono, infatti, nell’armatura firmata dal Campi l’istessa maglia finta, la testa di Medusa
e gli ornamenti di forma spirale. Come quella di Madrid, la corazza del Bargello terminava
nella parte inferiore con una serie di piccole piastre pendenti, ora sparite, delle quali, però,
rimangono le cerniere. Crederei questo petto un poco anteriore a quello donato all’Impera-
tore, e che abbia dato al Duca l’idea di ordinare l’armatura completa regalata poi a Carlo V.
11 Valencia de Don Juan (Conde de), Catàlogue drid. Madrid, 1898, pagg. 64-68.
Histórico. Description de la Reai Armeria de Ma- 2 The Diary of Jon Evelyn, sub anno 1644.
C. A. DE C0SS0N
d’Alba. Finalmente, nel 1573, morì d’una archibugiata alla testa nell’assedio di Harlem. Pietro
Aretino ne parla in una lettera indirizzata a Bartolomeo Egnazio nel 1545, lodando i lavori
che faceva in quell’epoca per il Duca d’Urbino. Nel 1569, il Duca d'Alba lo descrive come
« l’uomo più bravo che ho frequentato dacché conosco gli uomini, non solo ingegneri ma
uomini di ogni sorte, molto affabile e allegro nel lavoro».1
Nel 1644, al noto viaggiatore inglese John Evelyn fu mostrato nella Galleria Granducale
Fig. 5 — Armatura detta erroneamente di Carlo V
Seconda metà del sec. xvi.
di Firenze l'elmo d'Annibaie, e fu probabilmente lo stesso Petrilli che gli servì da cicerone.2
•fc H*
2. Petto di corazza, all’antica, lavorato a sbalzo, con finta maglia alla gola (fig. 3). Sul
davanti è una testa di Medusa e in basso due grifi dorati. Questo petto rassomiglia talmente
al petto dell’armatura alla romana su accennata di Carlo V, che lo ritengo con sicurezza
opera di Bartolomeo Campi, e appartenente con ogni probabilità a Guidobaldo II d’ Urbino.
Si vedono, infatti, nell’armatura firmata dal Campi l’istessa maglia finta, la testa di Medusa
e gli ornamenti di forma spirale. Come quella di Madrid, la corazza del Bargello terminava
nella parte inferiore con una serie di piccole piastre pendenti, ora sparite, delle quali, però,
rimangono le cerniere. Crederei questo petto un poco anteriore a quello donato all’Impera-
tore, e che abbia dato al Duca l’idea di ordinare l’armatura completa regalata poi a Carlo V.
11 Valencia de Don Juan (Conde de), Catàlogue drid. Madrid, 1898, pagg. 64-68.
Histórico. Description de la Reai Armeria de Ma- 2 The Diary of Jon Evelyn, sub anno 1644.