Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

DOI Heft:
Fasc. 5-6
DOI Artikel:
Venturi, Lionello: Studii sul Palazzo Ducale di Urbino
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0452

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
41S

LIONELLO VENTURI

dello spirito di Donatello: Agostino di Duccio.1 Senza dubbio, egli si è valso della tecnica
« a stiacciato » del bassorilievo donatelliano, ma se ne è valso come avrebbe fatto, se l’avesse
conosciuto, per esempio: Andrea Pisano. L’ondulamento delle striature, che per Agostino
significavano vesti, non è gotico, ma è la fantasia più corrispondente all’arte gotica che sia
stata attuata dal Rinascimento italiano. L’arte sua è un puro magnifico fantastico gioco di
linee nei bassorilievi, di piani nelle statue a tutto tondo, è un abbandono fantastico invece
che una concentrazione riflessa, è un sollievo e non un tormento. Perciò egli sa creare quel
modello di plastica decorativa e quella negazione di architettura costruttiva, che è la facciata

di San Bernardino a Perugia; perciò egli
non ripudia il fogliame gotico accanto alle
classiche lesene nella decorazione interna
del Tempio Malatestiano.

Il più tardo continuatore di questa
tendenza, colui che seppe portarla al li-
mite estremo fu Francesco Laurana. E
quale ne sia l’effetto si può bene vedere al
Bargello, dove sono posti vicini il busto
di Battista Sforza di lui (n. 195; fig. 1) e
il busto di gentildonna di Desiderio da
Settignano (n. 198; fig. 2).

Sebbene con temperamento diversis-
simo, Desiderio aveva troppo sentito Do-
natello per dimenticare un momento la
necessità di adattare i piani plastici alla
vibrazione della vita individuale ; e perciò
egli vuole un rapporto di vita tra il busto
e il volto, e perciò egli ondula nervosa-
mente i piani. Per Francesco Laurana arte
è un puro gioco di piani. Il busto non
è sufficiente ; gli sottopone un piedestallo
geometrico, dal quale il busto sorge, quasi
senza una piega, a piani sovrapposti, ap-
pena variati per accennare che entro il
cono è iscritta una figura umana. Il collo
che per Desiderio è uno stelo nervoso,
è per Laurana un pezzo di colonna tronca.
La rigidezza della colonna costringe il capo a gettarsi indietro (donde forse la leggenda della
maschera) a fine di controbilanciare, come due volute in un capitello, il gruppo sporgente
del naso e del mento, e la nuca. Il vertice del cono è la fronte nuda.

Alla superiorità di vibrazione concreta di vita in Desiderio corrisponde la superiorità di
astrazione architettonica in Francesco Laurana.2

* * *

Nella scultura del Quattrocento sono dunque tipicamente opposte le due tendenze, per
cui anche due temperamenti simili come uomini - Desiderio, Francesco Laurana — riusci-
vano a traverso l’opposta educazione a risultati artistici opposti.

'Andy Pointner {Agostino d’Antonio di Duccio, sance, Berlin, 1902, pag. 204 e seg. A pag. 234 anche
1909) pur senza volere opporsi alla tradizione, rileva egli istituisce un paragone fra Desiderio e F. Laurana,

i rapporti di Agostino con Ghiberti e con Luca. sotto un aspetto differente.

2 Cfr. W: Bode, Florentiner Bildhauer der Renais-
 
Annotationen