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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

DOI Heft:
Fasc. 5-6
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Venturi, Lionello: Studii sul Palazzo Ducale di Urbino
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0462

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LIONELLO VENTURI

guerrieri. Nel fregio sopra quella in cui Alfonso è munito di elmo (fig. 14), sono scolpite
figurine nude con la nervosità e con il movimento, che si ritrovano nel fregio inferiore del
camino della Jole (fig. 8). Si veggano ad esempio i due nudini di schiena (a Urbino, nel centro
del fregio; a Napoli, a destra del mascherone centrale); ambedue formano un bello energico
arco, la cui chiave è l’embrione della coda. Nel fregio decorante la base della scena di Alfonso
con l’elmo sono tre putti sostenenti festoni : quello di mezzo ha il volto per tipo o per fattura
identico a quello del putto a destra nel timpano della porta della stanza vicino alla Jole.

Tali coincidenze stilistiche suggeriscono di mettere in raffronto diretto l’Arco d’Alfonso
e il Tempio Malatestiano. Le statue decoranti le pilastrate della cappella di San Sigismondo

Fig. u — Francesco Laurana : Fregio sovrastante al corteo trionfale. Napoli, Arco d’Alfonso d'Aragona.
(Fotografìa della Sopraintendenza dei Monumenti di Napoli).

(figg. 18 e 19) nel Tempio Malatestiano non hanno una sicura attribuzione, ma per opinione
concorde della critica moderna rappresentano una personalità bene distinta da Agostino di
Duccio. Orbene,si paragoni il guerriero recante una palla in mano e lo scudo con le lettere
I (Isotta) e S (Sigismondo) intrecciate, con il giovane guerriero a capò scoperto a sinistra
nella scena di Alfonso con l’elmo fra i suoi guerrieri (fig. 17); si paragoni la faccia del guer-
riero recante a Rimini lo scudo con le tre teste, con l’altro che si trova subito a destra di
Alfonso, nella scena suddetta; e ancora la figura riminese sorreggente lo scudo con la rosa e
la statua della Giustizia nell’Arco d’Alfonso (fig. 20), oppure la Fortezza nel Tempio Malate-
stiano con la Prudenza nell’Arco; le affinità dello stile appariranno evidenti.

Si consideri poi che tutte le figure citate, a Napoli a Urbino a Rimini, rappresentano
una medesima tendenza alla scultura di piani astratti, antirealistica per eccellenza, così che
le coincidenze di particolari stilistici sono incastonate in una unica e coerente tendenza
 
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