Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

DOI Heft:
Fasc. 5-6
DOI Artikel:
Venturi, Lionello: Studii sul Palazzo Ducale di Urbino
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0467

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
STUDI! SUL PALAZZO DUCALE DI URBINO

433

Laurana, di Paolo Romano; ignota invece l’arte di Antonio di Chellino e di Andrea del-
l’Aquila, dei quali tuttavia sappiamo che avevano appartenuto alla scuola di Donatello.

Ora, a me pare evidente la giustezza dei confronti fra le medaglie e le sculture del terzo
arco di Pietro da Milano e la parte centrale del corteo trionfale di Alfonso, già indicati dal
Fabriczy e dal Bertaux ; fra le statue di Paolo Romano in San Pietro e la statua della For-
tezza nell’Arco, indicati da Adolfo Venturi. Probabile è il rapporto fra i rilievi d’Isaia da
Pisa e quelli dei trombettieri del corteo trionfale. Ed è anche a parer mio certissimo che il
rilievo di Alfonso a testa scoperta fra i suoi guerrieri, nel lato sinistro dell’imbotte dell’arco
inferiore, è opera di uno scultore donatelliano, e quindi di
uno dei due sinora ignoti : Antonio Chellino e Andrea del-
l’Aquila, come d’altronde vide giustamente il Fabriczy.

La parte dovuta a Francesco Laurana è una delle più
discusse e ingarbugliate, forse perchè i criterii dell’arte sua
non sono stati sinora chiaramente definiti.

Il Fabriczy e il Bertaux hanno rinunziato a trovare
traccia dell’arte sua nell’arco; il Rolfs, li ha seguiti perchè
ha assegnato al Laurana la sola parte architettonica ; il Bur-
ger ha creduto di riconoscere il maestro nel rilievo di Al-
fonso a capo scoperto fra i guerrieri ; e infine Adolfo Ven-
turi si è associato al Burger, attribuendo il rilievo di fronte
— Alfonso con l’elmo — a Domenico Gaggini.

Nessuno insomma, ch’io mi sappia, fra le tante ipotesi,
ha esposta quella che io intendo ora dimostrare, e cioè che
a Francesco Laurana appartiene proprio la scena di Alfonso
con l’elmo !

Hanno cominciato il Fabriczy e il Bertaux a stabilire
un confronto valutativo fra i due rilievi di fronte nell’im-
botte dell’arco inferiore (figg. 14 e 15). Il rilievo di Alfonso
con l’elmo contiene teste « tozze, gambe allargate e rigide...
sorrisi stupidi e sguardi inebetiti », mentre il rilievo di
fronte, « corpi snelli, eleganza giovanile, diritti in piedi con
gli atteggiamenti più diversi, e facce di un’energia di vita
straordinaria». 1 E il Bertaux che parla, e, poiché parla
come uno scolaro di Donatello, egli ha perfettamente ra-
gione. Così pure quando il Burger si scandalizza della mancanza di capacità riproduttiva dello
spazio nell’architettura contenente la scena di Alfonso con l’elmo, egli osserva giusto e giu-
dica donatellianamente. Ma hanno torto, secondo me, il Fabriczy e il Bertaux nel disprezzare
quei sorrisi stupidi e quegli sguardi inebetiti, perchè non credo oserebbero disprezzare altret-
tanto i frontoni egineti del tempio di Aphaia dove sorrisi stupidi e sguardi inebetiti non man-
cano. Precisamente gli scultori di Egina e quello di Napoli hanno spontaneamente trascurato
le determinazioni di carattere psicologico, e si sono preoccupati soltanto della trasformazione
plastica di un corpo umano. E ha peggior torto il Burger, il quale constata che la scena
di Alfonso senz’elmo ha una perfetta determinazione spaziale, che la scena di Alfonso con
l’elmo ne ha una deficentissima, e poi conclude che la prima, che è tanto bella!, deve esser
l’opera di F. Laurana, senza accorgersi che precisamente più di dieci anni dopo, nei rilievi
documentati di lui nella cappella Mastrantonio di San Francesco in Palermo (fig. 21), lo scul-
tore continua a mancare completamente di qualità spaziale. È possibile infatti che lo stesso
Francesco Laurana nel 1456-8 abbia saputo costrurre un soffitto a cassettoni in prospettiva
perfetta e che dopo il 1468 ne abbia costrutto parecchi senza prospettiva di sorta? E certo

Fig. 17 — Francesco Laurana:
Particolare della scena di Alfonso
con l’elmo. Napoli,

Arco d’Alfonso d’Aragona.
(Dal Rolfs).

1 Bertaux, op. cit.y pag. 38.

L’Arte. XVII, 55.
 
Annotationen