440
LIONELLO VENTURI
chiara invece è divenuta l’origine del Laurana, dopo che Adolfo Venturi ha riportata la sua
educazione ad Agostino di Duccio, gli ha attribuito due angeli della cattedrale di Sebenico,
d’incerta data, ma d’indubbio stile laura-
nesco, e ha supposto che Agostino di
Duccio « a Rimini per i lavori del tempio
dedicato alla diva Isotta, abbia avuto tra
i giovani cooperatori, tra i garzoni, Fran-
cesco Laurana». L’attribuzione dunque
della pilastrata della cappella di San Si-
gismondo determina semplicemente quella
felice intuizione.
La decorazione di tutta la cappella di
San Sigismondo fu eseguita tra il 1448
e il 1452. Non sappiamo quando Fran-
cesco Laurana abbia lavorato a Sebenico,
certo in tempo prossimo al lavoro di Ri-
mini. A Napoli egli lavorò almeno nel
1457 e nel 1458. Nel ’6i egli conia le
prime medaglie alla corte di re Renato
d’Angiò, delle quali l’ultima reca la data
1466. Dunque, poiché è stato già deter-
minato che la decorazione dell’apparta-
mento della Jole non può essere anteriore
al 1444, nè posteriore al 1465 ; tra il
1452 e il 1457, oppure negli anni 1459-60,
occorre indicare la permanenza di Fran-
cesco in Urbino. E poiché ci sembra evi-
dente la superiorità della decorazione in
vori nell’appartamento della Jole è 1459-60.
Fig. 25 — Francesco Laurana : Busto di giovane.
Palermo, Museo Nazionale — (Fot. Brogi),
Urbino su quella in Napoli, la data più probabile per i
Secondo tale ipotesi, l’attività di Francesco
Laurana si svolge a Rimini e a Sebenico, ancora
sotto l’influsso diretto di Agostino di Duccio. A
Rimini nell'ondulare le pieghe, nel disporre tor
tuosamente le figure delle Virtù, Francesco Lau-
rana rimane ancora fedele al maestro, il quale
elevava proprio di fronte, nella pilastrata della
prima cappella a sinistra, un’analoga decorazione
di nicchie e di statue. Ma già Francesco Laurana
divergeva dal maestro nel concepire il volume.
Agostino affermava il suo stile nei profili fantastici
e angolosi, nei capelli lungamente ondulati, nel
girare le rughe dei volti, e attuava tali stilizzazioni
in pieno accordo con una perspicace interpreta-
zione della interna costruzione dei volti e dei corpi.
Francesco Laurana vedeva soprattutto l’esterno
tondeggiare di volti e di corpi, e per questo scopo,
ancora non padrone dell’arte sua, trascurava tal-
volta le rette proporzioni o la conoscenza anato-
mica. Egli sviluppava in volume, ciò che Agostino
riduceva a bassorilievo, anche se creava statue.
L’opera riminese di Francesco Laurana non è sempre
Fig. 26 — Francesco Laurana :
Testa di donna. Palermo, Museo Nazionale
(Dal Rolfs).
logica e coerente. Con i magnifici
LIONELLO VENTURI
chiara invece è divenuta l’origine del Laurana, dopo che Adolfo Venturi ha riportata la sua
educazione ad Agostino di Duccio, gli ha attribuito due angeli della cattedrale di Sebenico,
d’incerta data, ma d’indubbio stile laura-
nesco, e ha supposto che Agostino di
Duccio « a Rimini per i lavori del tempio
dedicato alla diva Isotta, abbia avuto tra
i giovani cooperatori, tra i garzoni, Fran-
cesco Laurana». L’attribuzione dunque
della pilastrata della cappella di San Si-
gismondo determina semplicemente quella
felice intuizione.
La decorazione di tutta la cappella di
San Sigismondo fu eseguita tra il 1448
e il 1452. Non sappiamo quando Fran-
cesco Laurana abbia lavorato a Sebenico,
certo in tempo prossimo al lavoro di Ri-
mini. A Napoli egli lavorò almeno nel
1457 e nel 1458. Nel ’6i egli conia le
prime medaglie alla corte di re Renato
d’Angiò, delle quali l’ultima reca la data
1466. Dunque, poiché è stato già deter-
minato che la decorazione dell’apparta-
mento della Jole non può essere anteriore
al 1444, nè posteriore al 1465 ; tra il
1452 e il 1457, oppure negli anni 1459-60,
occorre indicare la permanenza di Fran-
cesco in Urbino. E poiché ci sembra evi-
dente la superiorità della decorazione in
vori nell’appartamento della Jole è 1459-60.
Fig. 25 — Francesco Laurana : Busto di giovane.
Palermo, Museo Nazionale — (Fot. Brogi),
Urbino su quella in Napoli, la data più probabile per i
Secondo tale ipotesi, l’attività di Francesco
Laurana si svolge a Rimini e a Sebenico, ancora
sotto l’influsso diretto di Agostino di Duccio. A
Rimini nell'ondulare le pieghe, nel disporre tor
tuosamente le figure delle Virtù, Francesco Lau-
rana rimane ancora fedele al maestro, il quale
elevava proprio di fronte, nella pilastrata della
prima cappella a sinistra, un’analoga decorazione
di nicchie e di statue. Ma già Francesco Laurana
divergeva dal maestro nel concepire il volume.
Agostino affermava il suo stile nei profili fantastici
e angolosi, nei capelli lungamente ondulati, nel
girare le rughe dei volti, e attuava tali stilizzazioni
in pieno accordo con una perspicace interpreta-
zione della interna costruzione dei volti e dei corpi.
Francesco Laurana vedeva soprattutto l’esterno
tondeggiare di volti e di corpi, e per questo scopo,
ancora non padrone dell’arte sua, trascurava tal-
volta le rette proporzioni o la conoscenza anato-
mica. Egli sviluppava in volume, ciò che Agostino
riduceva a bassorilievo, anche se creava statue.
L’opera riminese di Francesco Laurana non è sempre
Fig. 26 — Francesco Laurana :
Testa di donna. Palermo, Museo Nazionale
(Dal Rolfs).
logica e coerente. Con i magnifici