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LIONELLO VENTURI
iscritto nella pianta di una basilica; a Torino, questo motivo è compiutamente finito, nel
codicetto Vaticano è appena schizzato, ma con il medesimo spirito, nel medesimo intento.
Il codicetto Vaticano misura appena cm. 6X9! era dunque proprio il personale libretto
di appunti del grande architetto militare, in cui egli fissava sommariamente le notizie e le
idee grafiche che dovevano in seguito essere svolte nel trattato. E mentre lo storico dell’arte
militare potrà trovare nel codicetto interesse per lo svolgimento delle scoperte di mezzi guer-
reschi compiute da Francesco di Giorgio, lo storico dell’arte figurativa ha occasione di am-
mirarvi la prontezza e la rapidità del segno improvvisato.
È noto che nella decorazione del palazzo ducale d’Urbino Francesco di Giorgio trasse
prò della sua arte militare, approntando i disegni delle macchine, scolpite nel fregio del
sedile sulla facciata del palazzo, ora murate nella loggia del primo piano.1 Ma io credo che
non a questo si sia limitata la sua opera decorativa nel palazzo ducale,2 e che egli abbia
anche fornito il disegno, in gran parte almeno, per le tarsie nello studiolo di Federico. In-
fatti le tre figure intarsiate della Fede (fig. 32), della Speranza (fig. 33), e della Carità (fig. 34),
1 C. Promis, «Vita di Francesco di Giorgio Mar- G. le sculture della «porta della guerra», che spero
tini », nell’op. cit., capo III, pag. 19 e seg. dimostrare appartengano invece a G. Cristoforo Ro-
2 II Donati, op. cit., pag.. 162, attribuisce a F. di
Fig. 33 — Francesco di Giorgio e Bacilo Pontclli : La Speranza
Urbino, Palazzo Ducale.
mano.
LIONELLO VENTURI
iscritto nella pianta di una basilica; a Torino, questo motivo è compiutamente finito, nel
codicetto Vaticano è appena schizzato, ma con il medesimo spirito, nel medesimo intento.
Il codicetto Vaticano misura appena cm. 6X9! era dunque proprio il personale libretto
di appunti del grande architetto militare, in cui egli fissava sommariamente le notizie e le
idee grafiche che dovevano in seguito essere svolte nel trattato. E mentre lo storico dell’arte
militare potrà trovare nel codicetto interesse per lo svolgimento delle scoperte di mezzi guer-
reschi compiute da Francesco di Giorgio, lo storico dell’arte figurativa ha occasione di am-
mirarvi la prontezza e la rapidità del segno improvvisato.
È noto che nella decorazione del palazzo ducale d’Urbino Francesco di Giorgio trasse
prò della sua arte militare, approntando i disegni delle macchine, scolpite nel fregio del
sedile sulla facciata del palazzo, ora murate nella loggia del primo piano.1 Ma io credo che
non a questo si sia limitata la sua opera decorativa nel palazzo ducale,2 e che egli abbia
anche fornito il disegno, in gran parte almeno, per le tarsie nello studiolo di Federico. In-
fatti le tre figure intarsiate della Fede (fig. 32), della Speranza (fig. 33), e della Carità (fig. 34),
1 C. Promis, «Vita di Francesco di Giorgio Mar- G. le sculture della «porta della guerra», che spero
tini », nell’op. cit., capo III, pag. 19 e seg. dimostrare appartengano invece a G. Cristoforo Ro-
2 II Donati, op. cit., pag.. 162, attribuisce a F. di
Fig. 33 — Francesco di Giorgio e Bacilo Pontclli : La Speranza
Urbino, Palazzo Ducale.
mano.