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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 5-6
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Venturi, Lionello: Studii sul Palazzo Ducale di Urbino
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0494

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LIONELLO VENI URI

a Rimini a Forlì a Montefiorentino, facilitano l’ipotesi che anche in Urbino egli abbia dato
saggio della sua attività. E poiché nelle opere ultime il Ferrucci palesa certo aumentar di
rilievi e addensar di motivi, a differenza dalle opere prime e dalla porta di Urbino, è probabile
che questa sia databile prima del 1484, e dopo il 1474, perchè, come si è detto, la decorazione
delle porte del Palazzo (fatta eccezione dell’appartamento della Jole) è posteriore a quell'anno.

Nè è questa la sola opera del Ferrucci in Urbino. I peducci della volta e il camino nella
medesima sala del Magnifico, tre stipiti di porte nel così detto «vestibolo delle Duchesse»,
prossimo alla sala del Magnifico, palesano un uguale stile.

E anche, secondo me, deve essere attribuita al Ferrucci la decorazione a stucco delle sale,
ora dette del Barocci (fig. 42) e del Seicento. Il fregio che gira attorno la stanza Barocci, i putti i

Fig. 40 — Francesco di Simonè : Porta
Urbino, Palazzo Ducale — (Fotografia Alinari).

festoni i medaglioni le cornici lo stemma che ne decorano la volta, furono attribuiti dal I'abriczy
con incertezza al Rosselli, a torto secondo me. Lo stile fiorentino di tutta la decorazione è
evidente. Ma il Rosselli plasma le sue forme entro linee rigide per accentuarne l’adattamento
all’architettura. Invece il decoratore della sala Barocci plasma le forme entro linee rotondeg-
gianti in funzione di energia, con evidenti ricordi dello stile verrocchiesco. Sopratutto i putti
fra i nastri attorno lo stemma dei Montefeltro (fig. 43) hanno rapporto palese con quelli tor-
mentati, a bozze, scolpiti da Francesco Ferrucci nelle sue opere sicure, per esempio nei citati
monumenti di Forlì e di Montefiorentino (fig. 44). Si aggiunga che la decorazione fogliacea palesa
i medesimi motivi e tecnica della porta del Palazzo, la cui appartenenza al Ferrucci è stata più
sopra dimostrata. Uguali caratteri presentano gli stucchi della sala «del Seicento». Così che
Francesco di Simone deve essere considerato il principale decoratore di quell’insieme di stanze
che va sotto il nome del «Magnifico».
 
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