Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

DOI Heft:
Fasc. 5-6
DOI Artikel:
Venturi, Lionello: Studii sul Palazzo Ducale di Urbino
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0499

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
STUDII SUL PALAZZO DUCALE DI URBINO

465

rara con l’omonimo in Urbino, perchè di
scultori milanesi di nome Ambrogio ce
n’era più di uno circa quel tempo. Nè lo
stile può risolvere direttamente il problema,
perchè nel monumento ferrarese mancano
quasi motivi ornamentali.

C’è tuttavia una ragione per credere
all’identità dei due scultori milanesi di
nome Ambrogio, lavoranti a Ferrara e in
Urbino. Sull’altare della cappella del Per-
dono è un rilievo rappresentante la Ma-
donna col Bambino e due teste di cheru-
bini, eseguito espressamente per il luogo
ove ora si trova, come la mensola indica,
fatta evidentemente all’unisono con la de-
corazione della cappella. Il rilievo palesa

10 stile di un seguace non abile di Antonio
Rossellino ; e della medesima mano esi-
stono ancora nel Palazzo Ducale di Urbino
ben quattro rilievi con la Madonna e il
Bambino, e un busto rappresentante il Bat-
tista fanciullo. Egli era dunque uno scul-
tore molto attivo in Urbino, questo seguace
del Rossellino, e proprio aveva lavorato
nella cappella decorata da Ambrogio da
Milano. Ora l’Ambrogio milanese del mo-
numento Roverella in Ferrara, quale si
palesa in quelle parti in cui non si rico-
nosce la mano maestra di Antonio Rossellino, è un seguace di questo, debole ma fedele, con forme
corrispondenti a quelle delle Madonne e del Battista del Palazzo Ducale di Urbino. L’identità
quindi dei due «Ambrogio milanese» s’impone; e insieme è possibile definire con un nome,
con quello di Ambrogio Barocci, le Madonne rosselliniane del Palazzo Ducale di Urbino e di
altrove, raggruppate dal Bode sotto il nome di «Maestro delle Madonne di marmo».1 Rap-
porti di.Antonio Rossellino con Venezia, e precisamente con i lavori di San Giobbe, sono
noti:2 nulla di più naturale quindi che, come a San Giobbe di Venezia, Ambrogio e Antonio
Rossellino abbiano lavorato anche a san Giorgio di Ferrara.

Perfetto continuatore dell’ornamentazione di Pietro Lombardo, mediocre imitatore delle
figure del Rossellino, Ambrogio Barocci impressionò non solo Giovanni Santi ma anche tutti
gli Urbinati, che gli dettero onori e qualche ricchezza. Con l’opera sua, egli impresse al Pa
lazzo Ducale di Urbino l’aspetto della più appariscente ricchezza, della fantasia decorativa so-
stenuta sapientemente dall’abilità del tagliapietra. Pur senza possedere una forte personalità,
egli compì opera di bellezza. Certo, le grandiose linee costruttive di Luciano Laurana, permi-
sero ad Ambrogio di abbarbicarvi sopra racemi senza distruggere il fusto; ed è questo forse

11 segreto per cui l’opera di Ambrogio seduce anche le persone più sensibili all’arte : Pietro
Lombardo non aveva a suo sostegno un costruttore altrettanto sicuro.

Fig. 45 — Gian Cristoforo Romano : Particolare
del mausoleo di Gian Galeazzo Visconti. Pavia, Certosa
(Fotografia Alinari).

1 Bode, Denkmaler der Renaissance-Skulptur To-

sccmas, voi. IX, tav. 423 e segg. Non posso affatto
convenire col Bode nell’includere nel gruppo il busto
del Battista adolescente (cosa ben diversa dal Battista

fanciullo), nel Palazzo di Urbino, già attribuito a Do-
natello e al Verrocchio, certo opera di artista assai
superiore del Barocci.

2 A. Venturi, Storia, VI, pag. 622.

L’Arte. XVII, 59.
 
Annotationen