20
Le mura e 'porte di Servio
ampliamento che il p. Sempliciano eseguì a s. Balbina per ista-
bilirvi l'ospizio delle Ravvedute, e proprio sul confine della re-
gione XII e XIII augustea. La scoperta si collega con quella
degli scavi ivi eseguiti nel 1858, quando si scoprì la Domus
Ciloniana, sovrapposta alle stesse mura serviane.
Il nuovo tratto misura m. 7,30, m. 3,45 di grossezza, consta
di sei ordini di pietre, e la direzione sua è parallela all'asse
longitudinale di s. Balbina.
Dal lato interno della città, dal lato cioè della regione XIII,
il muraglione sostiene il terrapieno, composto di detriti di cap-
pellaccio e pozzolanella ; dal lato esterno, regione XII, vi cor-
risponde la fossa, profonda m. 7,50, sotto il ciglio del terrapieno
(cf. Notizie degli scavi 1884 p. 223).
11. I lavori del piano regolatore della città, eseguiti nella
regione aventinese, se non hanno portato nuovo contributo agli
studi topografici sulle mura di Servio, hanno però giovato a
mettere meglio in mostra ed a dar più risalto ai cospicui e noti
avanzi prima inclusi nella vigna Maccarani-Torlonia ; e ciò in
grazia dell'apertura dell'ampio viale che corre quasi lungo la
fronte di esse mura.
12. Da ultimo, il recinto serviano fu incontrato pochi mesi
or sono, eseguendosi il taglio pel braccio di canale di scarico
del collettore, sulla sponda sinistra del Tevere, alle pendici del-
l'Aventino, a circa m. 40,00 dal fianco S. 0. della chiesa di
s. Maria in Cosmedin, ed a breve distanza dal margine dell'odierna
via Ostiense. I pochi blocchi superstiti, di tufo giallo delle
cave di s. Saba, poggiavano sulla rupe tufacea del colle, nettamente
tagliata in senso verticale. La grossezza della rupe tagliata a picco,
era di m. 3 circa; sul muraglione era terreno di scarico de'tempi
imperiali, e si ripeteva il fatto, già notato descrivendo l'avanzo
scoperto sotto il villino Spithòver, cioè di costruzioni laterizie
sopra fondate, con traccie di chiaviche, foggiate alla cappuccina
(cf. la fig. 8 della nostra tavola). La scoperta, in questo punto,
Le mura e 'porte di Servio
ampliamento che il p. Sempliciano eseguì a s. Balbina per ista-
bilirvi l'ospizio delle Ravvedute, e proprio sul confine della re-
gione XII e XIII augustea. La scoperta si collega con quella
degli scavi ivi eseguiti nel 1858, quando si scoprì la Domus
Ciloniana, sovrapposta alle stesse mura serviane.
Il nuovo tratto misura m. 7,30, m. 3,45 di grossezza, consta
di sei ordini di pietre, e la direzione sua è parallela all'asse
longitudinale di s. Balbina.
Dal lato interno della città, dal lato cioè della regione XIII,
il muraglione sostiene il terrapieno, composto di detriti di cap-
pellaccio e pozzolanella ; dal lato esterno, regione XII, vi cor-
risponde la fossa, profonda m. 7,50, sotto il ciglio del terrapieno
(cf. Notizie degli scavi 1884 p. 223).
11. I lavori del piano regolatore della città, eseguiti nella
regione aventinese, se non hanno portato nuovo contributo agli
studi topografici sulle mura di Servio, hanno però giovato a
mettere meglio in mostra ed a dar più risalto ai cospicui e noti
avanzi prima inclusi nella vigna Maccarani-Torlonia ; e ciò in
grazia dell'apertura dell'ampio viale che corre quasi lungo la
fronte di esse mura.
12. Da ultimo, il recinto serviano fu incontrato pochi mesi
or sono, eseguendosi il taglio pel braccio di canale di scarico
del collettore, sulla sponda sinistra del Tevere, alle pendici del-
l'Aventino, a circa m. 40,00 dal fianco S. 0. della chiesa di
s. Maria in Cosmedin, ed a breve distanza dal margine dell'odierna
via Ostiense. I pochi blocchi superstiti, di tufo giallo delle
cave di s. Saba, poggiavano sulla rupe tufacea del colle, nettamente
tagliata in senso verticale. La grossezza della rupe tagliata a picco,
era di m. 3 circa; sul muraglione era terreno di scarico de'tempi
imperiali, e si ripeteva il fatto, già notato descrivendo l'avanzo
scoperto sotto il villino Spithòver, cioè di costruzioni laterizie
sopra fondate, con traccie di chiaviche, foggiate alla cappuccina
(cf. la fig. 8 della nostra tavola). La scoperta, in questo punto,