160 Notizie del movimento edilizio della città
« Con tale dilatamento le mura Leonine del passetto (cor-
ridoio di Borgo) non furono più della città, e le porte di s. Pel-
legrino o Viridaria, e la Giulia rimanendo nell'interno, vennero
rimpiazzate dalla presente porta Angelica : come parimente mutò
posizione la posterula di s. Angelo, che dal muro Leonino, fu
trasportata dove è ora la porta di Castello, nelle mura di Pio IY.
« In tale circostanza il muro Leonino del passetto dovette
forarsi in otto luoghi, con altrettanti grandiosi archi, per facili-
tare la comunicazione di Borgo s. Angelo colli nuovi Borghi
Pio, Vittorio, ed Angelico, aggiunti da Pio IV.
« Dall'arco il più vicino alla porta di s. Pellegrino, ora
detta di s. Anna (e che è stato preso dal sig. Rosini per una
delle porte di Borgo, da lui attribuita a Sisto IV) parte la bella
via Angelica, così chiamata dal secondo suo nome di battesimo,
via che grandiosa e retta termina, dopo due miglia, presso al
ponte Molle, e nella via Flaminia congiunta alla Cassia.
« Già si notò parlando della porta s. Pellegrino l'errore
fatto nella iscrizione di quest'arco verso la porta Angelica di
chiamarla Cassia. Qui devesi avvertire che l'altra iscrizione sullo
stesso arco verso il colonnato, la quale dice : Plus ITU Mediccs
Pont. Max. viam Angelicam tribus millibus passuum ad Cas-
siam duxii — ha bisogno di spiegazione, perchè lo stradone
nominato così, non essendo più lungo di due miglia, non possono
verificarsi le tre, che aggiungendovi l'altra via la quale comincia
dalla porta Castello, e si unisce colla Angelica, presso al primo
miglio. Di più, parlando rigorosamente, lo stradone di porta
Angelica si unisce tanto con la via Cassia quanto colla Fla-
minia, che ambedue si congiungono al ponte Molle dove ter-
mina lo stradone.
" La porta Angelica, da cui comincia questo stradone, venne
ivi costruita da fondamenti con le mura da Pio IV, in sito dove
erano prima vigne e prati, come dimostra la pianta del Bafa-
lini ; tuttavia è piaciuto al sig. Rosini supporvi una porta antica
« Con tale dilatamento le mura Leonine del passetto (cor-
ridoio di Borgo) non furono più della città, e le porte di s. Pel-
legrino o Viridaria, e la Giulia rimanendo nell'interno, vennero
rimpiazzate dalla presente porta Angelica : come parimente mutò
posizione la posterula di s. Angelo, che dal muro Leonino, fu
trasportata dove è ora la porta di Castello, nelle mura di Pio IY.
« In tale circostanza il muro Leonino del passetto dovette
forarsi in otto luoghi, con altrettanti grandiosi archi, per facili-
tare la comunicazione di Borgo s. Angelo colli nuovi Borghi
Pio, Vittorio, ed Angelico, aggiunti da Pio IV.
« Dall'arco il più vicino alla porta di s. Pellegrino, ora
detta di s. Anna (e che è stato preso dal sig. Rosini per una
delle porte di Borgo, da lui attribuita a Sisto IV) parte la bella
via Angelica, così chiamata dal secondo suo nome di battesimo,
via che grandiosa e retta termina, dopo due miglia, presso al
ponte Molle, e nella via Flaminia congiunta alla Cassia.
« Già si notò parlando della porta s. Pellegrino l'errore
fatto nella iscrizione di quest'arco verso la porta Angelica di
chiamarla Cassia. Qui devesi avvertire che l'altra iscrizione sullo
stesso arco verso il colonnato, la quale dice : Plus ITU Mediccs
Pont. Max. viam Angelicam tribus millibus passuum ad Cas-
siam duxii — ha bisogno di spiegazione, perchè lo stradone
nominato così, non essendo più lungo di due miglia, non possono
verificarsi le tre, che aggiungendovi l'altra via la quale comincia
dalla porta Castello, e si unisce colla Angelica, presso al primo
miglio. Di più, parlando rigorosamente, lo stradone di porta
Angelica si unisce tanto con la via Cassia quanto colla Fla-
minia, che ambedue si congiungono al ponte Molle dove ter-
mina lo stradone.
" La porta Angelica, da cui comincia questo stradone, venne
ivi costruita da fondamenti con le mura da Pio IV, in sito dove
erano prima vigne e prati, come dimostra la pianta del Bafa-
lini ; tuttavia è piaciuto al sig. Rosini supporvi una porta antica