Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (16.1888)

della serie Corsinìana

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seguenza, da ciò che si è detto fin qui, a mio avviso, risulta
chiaro abbastanza che, sebbene molto probabilmente codesto
ignoto personaggio sia stato un Placido, non si può peraltro affer-
mare, come vuole il Cardinali, che esso abbia occupata la pre-
fettura di Roma intorno all'anno 470, e perciò ritengo miglior
cosa il concludere con queste parole: ras in incerto relin-
quenda est.

All'anno 474, l'ultimo del periodo da me preso ad esami-
nare, il Corsini attribuisce la prefettura urbana di Audace, della
quale fa testimonianza la seguente tessera enea a lettere di
argento (C. I. L. Ili, 6335 = Ornili, 1153):

SALVO • D • N • IVLIO ■ NEPOTE ■ P ■ P • AVG
AVDAX • V ■ C • PRAEFECTVS ■ VRBI ■ FECIT

Audace era amico di Sidonio Apollinare ; e da una lettera a lui
scritta dal poeta (Vili, 7) risulta come egli appartenesse ad
una illustre famiglia (tu vero inter haee macie, qui praefe-
cturae titulis ampliatus, licei hactenus e prosapia inlustri com-
putar ere etc). Quanto alla data, con assoluta certezza, possiamo
ascrivere la prefettura di Audace al 474, poiché Giulio Nipote
- durante il cui regno Audace occupò codesta dignità - procla-
mato Augusto in Occidente, nel giugno 474, fuggì da Ravenna
per l'avvenuta ribellione del patrizio Oreste, nell'agosto del-
l'anno successivo.

Ad Audace attribuisce il Corsini anche la seguente iscri-
zione (C. I. L. VI, 1663) :

CASTALIVS • INNOCENTIVS
AVDAX • V • C • PRAEF • VRBIS
VICE • SACRA • IVDICANS
BARBARICA • INCVRSIONE
SVBLATA • RESTITVIT