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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 16.1888

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Cantarelli, Luigi: Intorno ad alcuni prefetti di Roma della serie Corsiniana
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https://doi.org/10.11588/diglit.13630#0228

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Intorno ad alcuni prefetti di Roma

Secondo il Corsini, le parole barbarica incursione sublata (simu-
lacra) restituii dovrebbero riferirsi al sacco dato a Roma, nel 472,
da Eicimero. Ma il De Eossi (Bull. d'Ardi. Cr., Ili [1865], 8)
ha osservato che quel saccheggio fu piuttosto l'effetto d'una guerra
civile fra Antemio e Eicimero stesso, che d'una incursione bar-
barica, e quindi, a suo avviso, le parole della nostra lapide
convengono meglio al sacco che Genserico e i suoi Vandali die-
dero a Eoma, nel 455, quando, per quattordici giorni continui,
la misero a ruba, caricando le loro navi di un gran numero di
statue metalliche (Procop., Bell. Fand., I, 5). Sicché, con molta
ragione, il De Eossi conclude che Castalio Innocenzo Audace, di-
verso dall'Audace del 474, deve aver occupata la prefettura di
Eoma dopo il 455. Questa congettura del De Eossi è molto
probabile e noi l'accettiamo interamente, tanto più che ci pare
confermata da quel titolo urbano di Aginazio Fausto che venne
poc'anzi citato. In quel titolo si dice che questo personaggio, il
quale fu prefetto dopo il 472, restaurò un simulacrum Minerbae
abolendo incendio tumultus civilis, igni tecto cadente, confra-
ctum. Or bene, il tumultus civilis (') designa evidentemente,
il sacco dato a Eoma da Eicimero e si contrappone benissimo
alla barbarica incursione della lapide di Innocenzo Audace
che non potendo perciò designare il medesimo fatto, deve invece
riferirsi, come propone il De Eossi, al saccheggio sofferto da
Eoma per opera di Genserico.

(*) U carattere di civile che ebbe la guerra fra Antemio e Eicimero
è attestato anche dal papa Gelasio I (contemporaneo a quegli avvenimenti)
nel suo trattato contro i Lupercali (Migne, Patrol. Lat., 59, p. 110) con queste
parole : et nuper Anthemii et Bicimeris civili furore [Roma] subversa est.
 
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