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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 16.1888

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De Rossi, Giovanni Battista: Del praepositus de via Flaminia
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https://doi.org/10.11588/diglit.13630#0289

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Del praepositus de via Flaminia

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in alcun documento antico una basilica ed il suo cimitero sono
indicati col solo nome della via. L'epitafìo poi di Massimo sembra
anteriore quasi di un secolo all'età, in che comincia ad apparire
la menzione dei praepositi ecclesiastici. Del rimanente, nella
gerarchia delle amministrazioni civili del secolo quarto e quinto
troveremo con tanta evidenza il posto del praepositus de via
Flaminia, che anche per questo titolo non dobbiamo cercarlo
contro l'uso ordinario dei vocaboli nei gradi dell'amministrazione
ecclesiastica.

L'ultima menzione degli antichi curatore?, viarum si legge
in una base onoraria in Atella (l) posta dopo l'anno 315 (2) ;
nella quale però la cura della via Latina si riferisce al princi-
pio del corso degli onori di C. Celio Censorino, ed ai tempi
in circa di Diocleziano e Massimiano. L'Hirschfeld congettura,
che la cessazione dei curatore? viarum sia da attribuire a con-
seguenza della sede dell' impero traslata da Koma a Costanti-
nopoli (3). Ma essa dee piuttosto essere considerata come parte
della grande trasformazione della gerarchia e delle amministra-
zioni dell' impero cominciata sotto Diocleziano e compiuta da
Costantino.

I prefetti del pretorio, che già assai prima di Diocleziano
e di Costantino avevano la suprema cura del cursus publicus (4).
nella trasformazione dell' impero furono investiti di tanta au-
torità, che assorbirono molte attribuzioni dei magistrati istituiti
da Augusto (5). Ed essi, dai quali già dipendevano i praefecti
vehiculorum ed i mancipes delle singole stazioni postali, certa-
mente assunsero altresì la giurisdizione sui mancipes delle vie, cioè

(!) 0. I. L. X, 3732.

(2) V. Mommsen, nelle Nuove mem. dell'Istituto p. 317.

(3) Ròm. Verioaltungsgeschichte I p. 114.

(4) V. Hudemann, Ròm. Postwesen p. 62, 63.

(5) Della giurisdizione dei prefetti del pretorio sul cursus publicus
v. Gotofredo aititelo de cursu publtco nel codice Teodosiano (Vili, 5).
 
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