Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (16.1888)

376

Anaboliearìi

ossia l'opinione comune, io fossi giunto, soltanto, a mostrare non
che cosa fossero, ma cosa non fossero gli anaboliearìi, il risultato
di queste mie indagini, in un problema di antichità romane, così
oscuro e diffìcile, non mi parrebbe affatto spregevole. A coloro, poi,
i quali (e che esistano non è assurdo il pensarlo) dicessero che
l'argomento di queste pagine è troppo minuto e di una importanza
assai relativa, io mi sentirei autorizzato a rispondere (e lo farò
con le seguenti e savie parole del Letronne [Oeuvres choisies,
II, p. 3] con le quali finisco) : che, per gli studiosi della vita dei
popoli antichi, considerata in tutte le sue molteplici manifesta-
zioni « il n'y a point de question à dédaigner ; la moins impor-
tante en apparence, la plus restreinte par son objet, peut faire
connaìtre des rapports inattendus, qui éclairent vivement des points
très éloignés ; il ne faut qu'avoir la patience de la considérer sous
toutes ses faces, et de la creuser dans toute sa profondeur ».

L. Cantarelli