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Nottsiè del movimento edilizio della città
porto le iscrizioni perchè ormai pubblicate (l); una tazza ovale
di marmo frigio; un frammento decorativo con parte posteriore
di bue in rilievo ; un pezzo di lacunare marmoreo con cassettone
intagliato. Nell'interno del piano nobile di questo palazzo, si
veggono tuttora le testate dei travi ornate collo stemma dei
Pichi ad intaglio e con due altri stemmi, l'uno con torre e
tronco d'albero (impresa degli Alberini, famiglia della consorte
di Geronimo), l'altro con scacchiera e banda obliqua. Queste me-
morie saranno conservate dai sigg. Maggiorani, insieme con un
frammento di stipite bellissimo del 1500, ritrovato come soglia,
capovolto, in un sotterraneo.
Conchiudo questa qualunque illustrazione dei Pichi^ ram-
mentando come lo stemma di essi vedevasi anche sul palazzetto,
ora demolito, posto già nella via del Paradiso, dirimpetto a quello
di Geronimo, e nel quale abitò lo Zorzi (Giorgi) ambasciatore di
Venezia, che vi lasciò la sua nota memoria per l'inondazione del
Tevere dell'anno 1495. Ciò conferma sempre quanto sopra ac-
cennai, che questa famiglia tendeva ad accrescere e riunire quasi
in un quartiere le sue proprietà, le quali traevano origine dalle
consuete vicende del mercato romano.
G. Tomassetti.
0) Quello di Conditius Longinus è nel G. L L. VI 3, 16065; quel
di M. Clodius Hermes ivi 15742 proveniente da s. Gregorio al Celio; quel
di Eutychia ivi 17440.
Nottsiè del movimento edilizio della città
porto le iscrizioni perchè ormai pubblicate (l); una tazza ovale
di marmo frigio; un frammento decorativo con parte posteriore
di bue in rilievo ; un pezzo di lacunare marmoreo con cassettone
intagliato. Nell'interno del piano nobile di questo palazzo, si
veggono tuttora le testate dei travi ornate collo stemma dei
Pichi ad intaglio e con due altri stemmi, l'uno con torre e
tronco d'albero (impresa degli Alberini, famiglia della consorte
di Geronimo), l'altro con scacchiera e banda obliqua. Queste me-
morie saranno conservate dai sigg. Maggiorani, insieme con un
frammento di stipite bellissimo del 1500, ritrovato come soglia,
capovolto, in un sotterraneo.
Conchiudo questa qualunque illustrazione dei Pichi^ ram-
mentando come lo stemma di essi vedevasi anche sul palazzetto,
ora demolito, posto già nella via del Paradiso, dirimpetto a quello
di Geronimo, e nel quale abitò lo Zorzi (Giorgi) ambasciatore di
Venezia, che vi lasciò la sua nota memoria per l'inondazione del
Tevere dell'anno 1495. Ciò conferma sempre quanto sopra ac-
cennai, che questa famiglia tendeva ad accrescere e riunire quasi
in un quartiere le sue proprietà, le quali traevano origine dalle
consuete vicende del mercato romano.
G. Tomassetti.
0) Quello di Conditius Longinus è nel G. L L. VI 3, 16065; quel
di M. Clodius Hermes ivi 15742 proveniente da s. Gregorio al Celio; quel
di Eutychia ivi 17440.