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Gatti, Giuseppe: Trovamenti risguardanti la topografia e la epigrafia urbana, [30]
DOI Page / Citation link: https://doi.org/10.11588/diglit.13630#0453
e la epigrafia urbana
411
suonatori, trovato nel 1875 siili'Esquilino (1). Altri ricordi epi-
grafici del collegium fidicinum (suonatori d'istrumenti a corda),
ovvero tibicinum et fidicinum od anche symphoniacorum qui sacris
publicis praesto sunt, si hanno nell'età imperiale (2); e giustamente
il Marquardt ha riconosciuto in essi un'influenza dei riti greci (3).
Il synodus psaltum, di qui ora abbiamo notizia, era presie-
duto da tre magistri: ed è notabile che i loro nomi, registrati
innanzi a tutti gli altri con ìa propria qualifica MAG(istri), fu-
rono pòi ripetuti ultimi nell'elenco dei decurione?,. Questi erano
in numero di 31 ; primo di essi è nominato quel medesimo M. Li-
cinio Mena, che avea l'ufficio di curatore, e de sud pequnia refi-
ciundum curavit il monumento sepolcrale del sodalizio. Quasi
tutti i decurioni, ed i magistri, sono espressamente indicati come
liberti: tre soli appariscono ingenui, cioè M. Ovidio (col. 2, 7),
L. Aurelio e L. Maelio (col. 3, 7. 8), de' quali è notata la pa-
ternità ed anche la tribù, cui erano rispettivamente inscritti ; la
Cor(nelia) pel primo, la Maec{ia) per gli altri due.
I lavori per l'aj>ertura della nuova strada, che dalla via Gio-
vanni Lanza deve raggiungere la via Cavour allaSubura, hanno fatto
tornare in luce, dicontro alla chiesa di s. Lucia in Selci, un
gruppo di antichi oggetti in bronzo ed in ferro, ridotti però in fram-
menti e assai danneggiati. Vi sono parecchi avanzi di vasi, di varia
forma; un'asta di bilancia; una serratura circolare con la sua chiave;
una ronca, due accette, parecchi chiodi, ed altri frantumi diversi.
Dagli sterri nell'area dell'antica villa Casali, al Celio, oltre
ad alcuni frammenti di scoltura e di utensili in bronzo, proven-
gono le seguenti iscrizioni :
(r) V. Lanciarli, Bull, corri. 1875 p. 44, 45; Marquardt, rom. Scaats-
verio2. Ili p. 226; C. I. L. VI, 3877. 3877 a-.
(2) G. I. L. VI, 240. 1054. 2191. 2192. 219.3. 3696 ecc.
Op. cit. Ili p. 187 11. 4.
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suonatori, trovato nel 1875 siili'Esquilino (1). Altri ricordi epi-
grafici del collegium fidicinum (suonatori d'istrumenti a corda),
ovvero tibicinum et fidicinum od anche symphoniacorum qui sacris
publicis praesto sunt, si hanno nell'età imperiale (2); e giustamente
il Marquardt ha riconosciuto in essi un'influenza dei riti greci (3).
Il synodus psaltum, di qui ora abbiamo notizia, era presie-
duto da tre magistri: ed è notabile che i loro nomi, registrati
innanzi a tutti gli altri con ìa propria qualifica MAG(istri), fu-
rono pòi ripetuti ultimi nell'elenco dei decurione?,. Questi erano
in numero di 31 ; primo di essi è nominato quel medesimo M. Li-
cinio Mena, che avea l'ufficio di curatore, e de sud pequnia refi-
ciundum curavit il monumento sepolcrale del sodalizio. Quasi
tutti i decurioni, ed i magistri, sono espressamente indicati come
liberti: tre soli appariscono ingenui, cioè M. Ovidio (col. 2, 7),
L. Aurelio e L. Maelio (col. 3, 7. 8), de' quali è notata la pa-
ternità ed anche la tribù, cui erano rispettivamente inscritti ; la
Cor(nelia) pel primo, la Maec{ia) per gli altri due.
I lavori per l'aj>ertura della nuova strada, che dalla via Gio-
vanni Lanza deve raggiungere la via Cavour allaSubura, hanno fatto
tornare in luce, dicontro alla chiesa di s. Lucia in Selci, un
gruppo di antichi oggetti in bronzo ed in ferro, ridotti però in fram-
menti e assai danneggiati. Vi sono parecchi avanzi di vasi, di varia
forma; un'asta di bilancia; una serratura circolare con la sua chiave;
una ronca, due accette, parecchi chiodi, ed altri frantumi diversi.
Dagli sterri nell'area dell'antica villa Casali, al Celio, oltre
ad alcuni frammenti di scoltura e di utensili in bronzo, proven-
gono le seguenti iscrizioni :
(r) V. Lanciarli, Bull, corri. 1875 p. 44, 45; Marquardt, rom. Scaats-
verio2. Ili p. 226; C. I. L. VI, 3877. 3877 a-.
(2) G. I. L. VI, 240. 1054. 2191. 2192. 219.3. 3696 ecc.
Op. cit. Ili p. 187 11. 4.