DOI Heft:
Nr. 1-2
DOI Artikel:Mossakowski, Stanisław: Gli anni romani di Giovanni Battista Gisleni: =
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.35030#0047
GLI ANNI ROMANI DI GlOYANNI BATTISTA GtSLEN!
41
6. Giorunni /Gif/sia G?'.s/<?m', /o piuniu Je/ primo piono 6 c/1 <7ac opoic Je/io co.so
ć7ei/'orfAfo(A7iiono, CoAfeiio óybrze^co, CoiezioneA7orfine//i, w/. 7,/ 7^).
Gaf. ć/e/i'oMiore
Negli anni successivi, 1661 e 1662, Pattivita di Gisleni nell'Accademia di S. Luca non
diminui. Partecipó ałla seduta del 9 gennaio 166i, quando fu eietto il nuovo Proncipo un
suo coilega censore, il medaglista Gaspare Moroni, nonche alle assemblee del 6 marżo
e del 9 settembre^. L'anno successivo, 1662, la presenza di Gisleni alle sedute dell'Acca-
demia e confermata per il 20 e il 27 agosto*^. Durante la riunione elettorale del 17 settem-
bre 1662 Gisleni venne eietto rAifoforo c77'p/Frmi insieme al pittore e incisore Giovanni
BattistaGalestruzzi (1615/18 -dopo il 1669)"^. Assente alPassembleadel 24 settembre si
presentó invece 08 ottobre, quando i radunati decisero di onorare la festa del loro patrono
eon la celebrazione delle ^uoronforo, una specie di solennita devozionali la cui decora-
zione divenne piu tardi Poggetto degli interessi di Gisleni^. Termina qui Pattivita cono-
sciuta delPartista nelb Accademia. Fu assente alle assemblee fino alla primavera del 1664
quando per 0ultima volta partecipó alla seduta del 18 maggio diretta dal Proncipo di allo-
ra, il pittore Carlo Maratta (1625-1713)^.
Tutto sembra indicare che nelPestate del 1664 Gisleni ritomó alla corte polacca. 11 perio-
do era favorevole. Dopo la pace di 01iva e dopo la vittoria sui Moscoviti - come scrive
Pascoli - il re Giovanni Casimiro: riroAo Mnifomonfo eon GiomóofAfo [...]//pon^ioro [... j
^ŁlAcrAccaJc^lac, ff. 131, 13) ueryo.
Ibid., f. 132 uerso, 134.
*^Ibid.,f. 137rcrw.
Ibid., f. 138: Da <^aa(l 57gaori Coagrcgall 7opo 71rcr^l JPcars'! circa (c ca^c 7cii'4cca7c/rla7a rPaiala cAc circa /c
gaaraaf Aarc Ja/arsA <^ac^l'aaaa per łapcia 71 5an Łaca, aaa ^1 cicAAaaaTarc a .ypc^c 7cii'Acca7caa'a, a?a cla^caaa
7ei(i Acca7carlcl AaAAl 7a caafrlAalrc <7e praprla gaciło cAc gil parć.
^ Ibid., vol. 44, f. 6 ucr^a (159 Ecr^a). 11 libro dei verbali delle sedute, portato fino alla fine del 1667, non riporta piu il
suo nome.
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6. Giorunni /Gif/sia G?'.s/<?m', /o piuniu Je/ primo piono 6 c/1 <7ac opoic Je/io co.so
ć7ei/'orfAfo(A7iiono, CoAfeiio óybrze^co, CoiezioneA7orfine//i, w/. 7,/ 7^).
Gaf. ć/e/i'oMiore
Negli anni successivi, 1661 e 1662, Pattivita di Gisleni nell'Accademia di S. Luca non
diminui. Partecipó ałla seduta del 9 gennaio 166i, quando fu eietto il nuovo Proncipo un
suo coilega censore, il medaglista Gaspare Moroni, nonche alle assemblee del 6 marżo
e del 9 settembre^. L'anno successivo, 1662, la presenza di Gisleni alle sedute dell'Acca-
demia e confermata per il 20 e il 27 agosto*^. Durante la riunione elettorale del 17 settem-
bre 1662 Gisleni venne eietto rAifoforo c77'p/Frmi insieme al pittore e incisore Giovanni
BattistaGalestruzzi (1615/18 -dopo il 1669)"^. Assente alPassembleadel 24 settembre si
presentó invece 08 ottobre, quando i radunati decisero di onorare la festa del loro patrono
eon la celebrazione delle ^uoronforo, una specie di solennita devozionali la cui decora-
zione divenne piu tardi Poggetto degli interessi di Gisleni^. Termina qui Pattivita cono-
sciuta delPartista nelb Accademia. Fu assente alle assemblee fino alla primavera del 1664
quando per 0ultima volta partecipó alla seduta del 18 maggio diretta dal Proncipo di allo-
ra, il pittore Carlo Maratta (1625-1713)^.
Tutto sembra indicare che nelPestate del 1664 Gisleni ritomó alla corte polacca. 11 perio-
do era favorevole. Dopo la pace di 01iva e dopo la vittoria sui Moscoviti - come scrive
Pascoli - il re Giovanni Casimiro: riroAo Mnifomonfo eon GiomóofAfo [...]//pon^ioro [... j
^ŁlAcrAccaJc^lac, ff. 131, 13) ueryo.
Ibid., f. 132 uerso, 134.
*^Ibid.,f. 137rcrw.
Ibid., f. 138: Da <^aa(l 57gaori Coagrcgall 7opo 71rcr^l JPcars'! circa (c ca^c 7cii'4cca7c/rla7a rPaiala cAc circa /c
gaaraaf Aarc Ja/arsA <^ac^l'aaaa per łapcia 71 5an Łaca, aaa ^1 cicAAaaaTarc a .ypc^c 7cii'Acca7caa'a, a?a cla^caaa
7ei(i Acca7carlcl AaAAl 7a caafrlAalrc <7e praprla gaciło cAc gil parć.
^ Ibid., vol. 44, f. 6 ucr^a (159 Ecr^a). 11 libro dei verbali delle sedute, portato fino alla fine del 1667, non riporta piu il
suo nome.