MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI ut
LXXVIII.
ERCOLE
OPERA DI ILIO,
Incifa in Sardonica.
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C'!
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UNA VOLTA DEL MUSEO DEL BAR. DI STOSCH.
ILlo efprefie in quella gemma Ercole giovine colla deftra armata dell'invitta clava (i), te-
nendo la mano finiftra piegata dietro al tergo, e alquanto avvolta nel fuo mantello (2),
e con tal politura di mano, come ancora fi efprime in una medaglia degli Ateniefi (3),
egli facilmente tiene i pomi delle Efperidi, come fembra poterli dedurre dalla famofa ftatua
Farnefiana di quello Nume in egual fituazione fcolpita .
La favola di Ercole vincitore dell' Efperidi è foggetta a molte contradizioni, e difficoltà.
Noi feguiteremo 1' opinione più comune (4), la quale e'infegna efiere fiate tre figlie di Efpero,
Egle, Aretufa, ed Efpertufa , alle quali toccò in forte di avere un vaghiffimo giardino, pieno
per ogni dove di aurei bellilfimi pomi, cuftodito da un drago . Ercole per rapire quei pomi,
che altri avanti a lui avevano tentato invano , uccife il drago , e vincitore degli Efperidi
involò gli aurei pomi (5).
E a" Argo al Rè tiranno e fero portò
I rifplendenti pomi f
come cantò Lucano (<$) .
Per quefta ultima vittoria aliai glorioio Ercole fi dimofirò: imperocché in quello flato,
e con quelli pomi nelle mani frequentiffimamente fi offerva in molti antichi monumenti (7).
Per illuftrare quello argomento, e far cofa grata ai Lettori , riporterò due belliflìmi mo-
numenti . Il primo è prefo da una gemma (*), in cui d vede Ercole colla deftra armata di
clava , il quale fembra di Ilare afcoltando una femmina, che gli parla, e che tiene nella deftra
alzata i tre celebri verdeggianti pomi, colti dall' albero, come fembra, che è dietro a lei, e al
Tom. IL Q quale
(1) Prijp. Carm. i. p. 22.
D' Ercole t invitta deflra di clava
E' armata .
(2) Una gemma Umile a quefta è nel voi. 2. delle Gemme
del Muffei p. 1. tav. 86. p. 182. Quefto Ch. Autore rigetta
ivi l'opinione di Stefanonio, il quale credè eflere la fi-
gura di Milone Crotoniata .
(3) Haym. Tef. Britann. voi. 1. p. 182. Gefner. Nu-
mifm. Imp. tab- 147. n. <58. Un rariffimo (imbolo di Er-
cole fi offerva in una medaglia degli Afpendii nella Pam-
filia , nella quale Ercole in piedi > nudo , appoggiata la
deftra ad una clava, tiene nella finiftra il caduceo, e le
fpoglie del leone. Vaili. Num. Gracca p. 132.
(4) Vedi Efiodo Deor. Geneal. v. 334. Apollod. Bi-
blioth. 1. 2. pag. 279. Dìod. Sic. 1. 4. pag. 271. Eurip.
Herc. Pur. a&. 1. v. 394., e 1" erudita differtazione fò-
pra le Efperidi dell' Ab. Maffieu voi. 4. p. 38Memoires
des Infcr. finalmente Servio fopra Virg. 1. 4. Aeneid.v. 484.,
il quale così parla : Le Ninfe Efperidi, figlie di Atlante , le
Greco egualmente (ì dicono , e i pimi , e le pecore : allindi
[A,n^Y«f>j^ paflor dì pecore. E Varrone de Re R. 1. 2. e. 1.
dice: Siccome nella Libia nell' Efperidi, dove i pomi aurei,
cioè , fecondo V antico tifo , le capre , e le pecore , Ercole dall'
Africa trafportò nella Grecia : Imperocché ì Greci le chiama-
rono con quella fua voce pn**, . Io fon di fentimento , che
quefte favole abbiano origine dalla vera Iftoria . Vedi
Palefato de Incrcdib. Hift. p. 27. e. 19. ed Eraclide Fon.
tico de Incredib. e. 20. p. 70".
(5) Hilalius in Append. ad Virg. v. 177.
(6") Lucan. 1. 9. v. 367.
(7) Intorno a quefto ornamento dei tre pomi di Erco'e
opinò in tal guifa Svida voi. 2. p. 69. e p. 71. Ilfiwolacro
di Ercole nella fini/Ira mano tiene ì tre pomi , per alludere
alle diverfe virtù dell' animo, delle anali era create ■ Ercole
figlio di Pico ( che ancora fu detto Giove ), ottimo Filofofo , il
quale fuole dipinger/! veflito di pelle di leone portando la da'
va , e tenendo i tre pomi nella mano , quali raccontano, che
egli ìnvolaffe (come appunto è incifo nella noftra gemma)
quali fecondo te favole avevano un giardino , in cui vi erano avendo uccifo il drago , cioè avendo vinto gli affetti di Cupido ,
aurei pomi con/aerati a Venere ; i quali Ercole, rapì, mandato e ottenuto in quefìa guifa i tre pomi , 0 fa le tre virtù , vale
da Eurifìeo Rè degli Argivi, avendo uccifo il vigilantijjimo a dire , di non fdegnarfi, di non ejjère avaro , né dedito ai
drago . Ma la verità fi è , che furono nobili Giovinette , il piaceri. Le fpoglie del leone denotano la generofità dell' ani-
gregge delle quali involò Ercole , uccifo il di loro drago : onde mo , e la prudenza , della quale Ercole era adorno .
fi finge aver tolto ì pomi , cioè le pecore : imperocché fu-^a. in (*) Tav. XII. N. I.
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ILlo efprefie in quella gemma Ercole giovine colla deftra armata dell'invitta clava (i), te-
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e con tal politura di mano, come ancora fi efprime in una medaglia degli Ateniefi (3),
egli facilmente tiene i pomi delle Efperidi, come fembra poterli dedurre dalla famofa ftatua
Farnefiana di quello Nume in egual fituazione fcolpita .
La favola di Ercole vincitore dell' Efperidi è foggetta a molte contradizioni, e difficoltà.
Noi feguiteremo 1' opinione più comune (4), la quale e'infegna efiere fiate tre figlie di Efpero,
Egle, Aretufa, ed Efpertufa , alle quali toccò in forte di avere un vaghiffimo giardino, pieno
per ogni dove di aurei bellilfimi pomi, cuftodito da un drago . Ercole per rapire quei pomi,
che altri avanti a lui avevano tentato invano , uccife il drago , e vincitore degli Efperidi
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Per illuftrare quello argomento, e far cofa grata ai Lettori , riporterò due belliflìmi mo-
numenti . Il primo è prefo da una gemma (*), in cui d vede Ercole colla deftra armata di
clava , il quale fembra di Ilare afcoltando una femmina, che gli parla, e che tiene nella deftra
alzata i tre celebri verdeggianti pomi, colti dall' albero, come fembra, che è dietro a lei, e al
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(1) Prijp. Carm. i. p. 22.
D' Ercole t invitta deflra di clava
E' armata .
(2) Una gemma Umile a quefta è nel voi. 2. delle Gemme
del Muffei p. 1. tav. 86. p. 182. Quefto Ch. Autore rigetta
ivi l'opinione di Stefanonio, il quale credè eflere la fi-
gura di Milone Crotoniata .
(3) Haym. Tef. Britann. voi. 1. p. 182. Gefner. Nu-
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(4) Vedi Efiodo Deor. Geneal. v. 334. Apollod. Bi-
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Herc. Pur. a&. 1. v. 394., e 1" erudita differtazione fò-
pra le Efperidi dell' Ab. Maffieu voi. 4. p. 38Memoires
des Infcr. finalmente Servio fopra Virg. 1. 4. Aeneid.v. 484.,
il quale così parla : Le Ninfe Efperidi, figlie di Atlante , le
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rono con quella fua voce pn**, . Io fon di fentimento , che
quefte favole abbiano origine dalla vera Iftoria . Vedi
Palefato de Incrcdib. Hift. p. 27. e. 19. ed Eraclide Fon.
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di Ercole nella fini/Ira mano tiene ì tre pomi , per alludere
alle diverfe virtù dell' animo, delle anali era create ■ Ercole
figlio di Pico ( che ancora fu detto Giove ), ottimo Filofofo , il
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va , e tenendo i tre pomi nella mano , quali raccontano, che
egli ìnvolaffe (come appunto è incifo nella noftra gemma)
quali fecondo te favole avevano un giardino , in cui vi erano avendo uccifo il drago , cioè avendo vinto gli affetti di Cupido ,
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da Eurifìeo Rè degli Argivi, avendo uccifo il vigilantijjimo a dire , di non fdegnarfi, di non ejjère avaro , né dedito ai
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gregge delle quali involò Ercole , uccifo il di loro drago : onde mo , e la prudenza , della quale Ercole era adorno .
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