MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI
i6g
.81.
Di quello Celebre Artefice Filemone così mi fcrive il Tempre giuflamente lodato Giovanni
Pikler : Quella gemma ha una vera maniera Greca grandiofa certamente, e de' migliori tempi
nei quali fiorirono le Belle Arti nella Grecia. Facilmente è lavoro dell' ifleffb Artefice la iella
di un Fauno, la quale però con molte altre fu rubata dal Mufeo Strozzi di Roma .
Di quello Minotauro così narra Plutarco (6). Ma il Minotauro, come dice Euripide , è un
vioflruofo parto di figure confufe-. Specie milla di toro e di uomo. Ma Filocoro fcrive, che i
Cretenfi negavano ciò, ed affermavano e/fere fiata una carcere il laberinto, nel quale niente vi era
di male, fé non che poi non fi poteva fuggire, ed ejfere flato nominato Tauro il Duce di Minoe.
Molti celebri Antiquari hanno sbagliato affermando, che foffe (lato rapprefentato il Mi-
notauro col corpo di Bove, e folamente con la faccia di uomo, ( conforme fi oflerva in molte
Medaglie di Sicilia , e della Magna Grecia (7) ), tra i quali Antonio Agoftini (8), Spane-
mio(o), Gronoyio (io), Eman. Martini (11), Avercampio (12), e Winkelmann (13).
Nefluno tra gli antichi fcrittori ha defcritto il Minotauro con faccia di Uomo . I Poeti
confufamente, e fenza precifione . Così Virgilio (14) :
Ed Ovidio (15).
......E'I miflo germe
Del Minotauro, e la biforme prole,
Di nefando furor memoria infame,
Ne la tua deflra, 0 Tefeo, avrebbe uccifo
Con la nodofa tua clava il Minotauro,
Moflro di bove e d'uom la doppia immago.
E in altro luogo (16):
Moflro biforme, nel cui mezzo al bove
L'uomo, ed all' uomo il bove era congiunto .
Diodoro Siculo (17) dimoflra la figura di quello Minotauro, dicendo: Attribuifcono a queflo una
duplice natura, che le membra fuperiori del corpo fino all' omero fono di toro, e il refi ante di uomo . Ma
didimamente, e chiariffìmamente Igino (18) parlando di Pafifae . Partorì il Minotauro colla tefla
di bove, e la parte inferiore di uomo. Apollodoro (19) fimilmente : Si dice, che partorì il Mino-
tauro col volto di toro, il rimanente ejfere flato di uomo. Ed ancora Palefato (20): Ed aver par~
t or ito un fanciullo, il di cui corpo era di uomo, ejfendo però la tefla di bove.
Il Chiar. Winkelmann (21) riporta un vafo di terra cotta rapprefentante Tefeo , che
uccide il Minotauro . Egli ha folamente la tefla di Bove, il reftante del corpo di uomo ; Sic-
come ancora nelle celebri pitture di Ercolano (22).
Benché fempre nei monumenti veggiamo Tefeo, come un belliffimo giovine, e fenza barba,
altrimenti però è defcritto dal graziofìrlimo Luciano (2 3). Ma egli contuttociò volle ejfere fenza
fcarpe, ed andar nudo, e li piacque avere la barba, e la chioma, ma non piacque a ejfo folamente,
ma a tutti gli antichi.
Certamente è un Tefeo quello riportato dal celebre Manette Gem. 76. del combattimento
di Ercole con Acheloo, perchè è efpreflo con volto di Toro, e tutto il reflante corpo umano.
Tom. IL
(6) Bifogna fu quefto propofito confultare Plutarco
nella vita di Tefeo pag. 8. e feg. ed ancora Palefato de
Incredibil. pag. 11. e feg. &c.
(7) Vedi le Medaglie di Gela, e de'Neapolitani, e
molte altre in Gefnero Numifm. Populor. & Urb. Tav.XVII.
o Tav. XLVII.
(8) Agoftini Difcorfi fopra le Medaglie in 4. Dialog. V.
p. 95.
(9) Spanem. de Preft. & ufu num. voi. 1. pag. 284.
e 28?.
(io) Gronov. Antiq. Graec. voi. 1. TT.
(11) Eman. Martini loc cit.
(12) Avercampio in Thefauro Antiquit. Siciliae &c.
voi. 6". Philippì Parutae Sicilia Numifmatica, pag. s<?3.
TE-
r
(13) Winkelmann Defcript. pag. 327. num. j6.
(14) Virgil. lib. 6. Aen. v. 2?.
(15) Ovid. Her. Epift. io. Ariad. Thef. v. 101.
(16) Ovid. Art. Amat. lib. 2. v. 24. Tzetz. Chil. p. 282.
v. 489. dice partorì il Minotauro fiera, mezzo uomo,
e mezzo bove .
(17) Diod. Sic. lib. 4. p. 320. S'ingannò a quefto pro-
pofito il Chiar. Weflenlingio.
(18) Igin. Fav. 40. pag. 12.
(19) Apollod. 1. 3. pag. 286".
(20) Palefat. de incredib. pag- n.
(21) Monum. Ined. d' Ant. Tav. 100. pag. 134.
(22) Voi. 1. Tav. V.
(23) Nel Cynic. cap. 14. voi. 3. p. 54<S-
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Di quello Celebre Artefice Filemone così mi fcrive il Tempre giuflamente lodato Giovanni
Pikler : Quella gemma ha una vera maniera Greca grandiofa certamente, e de' migliori tempi
nei quali fiorirono le Belle Arti nella Grecia. Facilmente è lavoro dell' ifleffb Artefice la iella
di un Fauno, la quale però con molte altre fu rubata dal Mufeo Strozzi di Roma .
Di quello Minotauro così narra Plutarco (6). Ma il Minotauro, come dice Euripide , è un
vioflruofo parto di figure confufe-. Specie milla di toro e di uomo. Ma Filocoro fcrive, che i
Cretenfi negavano ciò, ed affermavano e/fere fiata una carcere il laberinto, nel quale niente vi era
di male, fé non che poi non fi poteva fuggire, ed ejfere flato nominato Tauro il Duce di Minoe.
Molti celebri Antiquari hanno sbagliato affermando, che foffe (lato rapprefentato il Mi-
notauro col corpo di Bove, e folamente con la faccia di uomo, ( conforme fi oflerva in molte
Medaglie di Sicilia , e della Magna Grecia (7) ), tra i quali Antonio Agoftini (8), Spane-
mio(o), Gronoyio (io), Eman. Martini (11), Avercampio (12), e Winkelmann (13).
Nefluno tra gli antichi fcrittori ha defcritto il Minotauro con faccia di Uomo . I Poeti
confufamente, e fenza precifione . Così Virgilio (14) :
Ed Ovidio (15).
......E'I miflo germe
Del Minotauro, e la biforme prole,
Di nefando furor memoria infame,
Ne la tua deflra, 0 Tefeo, avrebbe uccifo
Con la nodofa tua clava il Minotauro,
Moflro di bove e d'uom la doppia immago.
E in altro luogo (16):
Moflro biforme, nel cui mezzo al bove
L'uomo, ed all' uomo il bove era congiunto .
Diodoro Siculo (17) dimoflra la figura di quello Minotauro, dicendo: Attribuifcono a queflo una
duplice natura, che le membra fuperiori del corpo fino all' omero fono di toro, e il refi ante di uomo . Ma
didimamente, e chiariffìmamente Igino (18) parlando di Pafifae . Partorì il Minotauro colla tefla
di bove, e la parte inferiore di uomo. Apollodoro (19) fimilmente : Si dice, che partorì il Mino-
tauro col volto di toro, il rimanente ejfere flato di uomo. Ed ancora Palefato (20): Ed aver par~
t or ito un fanciullo, il di cui corpo era di uomo, ejfendo però la tefla di bove.
Il Chiar. Winkelmann (21) riporta un vafo di terra cotta rapprefentante Tefeo , che
uccide il Minotauro . Egli ha folamente la tefla di Bove, il reftante del corpo di uomo ; Sic-
come ancora nelle celebri pitture di Ercolano (22).
Benché fempre nei monumenti veggiamo Tefeo, come un belliffimo giovine, e fenza barba,
altrimenti però è defcritto dal graziofìrlimo Luciano (2 3). Ma egli contuttociò volle ejfere fenza
fcarpe, ed andar nudo, e li piacque avere la barba, e la chioma, ma non piacque a ejfo folamente,
ma a tutti gli antichi.
Certamente è un Tefeo quello riportato dal celebre Manette Gem. 76. del combattimento
di Ercole con Acheloo, perchè è efpreflo con volto di Toro, e tutto il reflante corpo umano.
Tom. IL
(6) Bifogna fu quefto propofito confultare Plutarco
nella vita di Tefeo pag. 8. e feg. ed ancora Palefato de
Incredibil. pag. 11. e feg. &c.
(7) Vedi le Medaglie di Gela, e de'Neapolitani, e
molte altre in Gefnero Numifm. Populor. & Urb. Tav.XVII.
o Tav. XLVII.
(8) Agoftini Difcorfi fopra le Medaglie in 4. Dialog. V.
p. 95.
(9) Spanem. de Preft. & ufu num. voi. 1. pag. 284.
e 28?.
(io) Gronov. Antiq. Graec. voi. 1. TT.
(11) Eman. Martini loc cit.
(12) Avercampio in Thefauro Antiquit. Siciliae &c.
voi. 6". Philippì Parutae Sicilia Numifmatica, pag. s<?3.
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(13) Winkelmann Defcript. pag. 327. num. j6.
(14) Virgil. lib. 6. Aen. v. 2?.
(15) Ovid. Her. Epift. io. Ariad. Thef. v. 101.
(16) Ovid. Art. Amat. lib. 2. v. 24. Tzetz. Chil. p. 282.
v. 489. dice partorì il Minotauro fiera, mezzo uomo,
e mezzo bove .
(17) Diod. Sic. lib. 4. p. 320. S'ingannò a quefto pro-
pofito il Chiar. Weflenlingio.
(18) Igin. Fav. 40. pag. 12.
(19) Apollod. 1. 3. pag. 286".
(20) Palefat. de incredib. pag- n.
(21) Monum. Ined. d' Ant. Tav. 100. pag. 134.
(22) Voi. 1. Tav. V.
(23) Nel Cynic. cap. 14. voi. 3. p. 54<S-
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